I dipendenti del settore pubblico e i lavoratori dei trasporti hanno scioperato il 17 novembre in tutta Italia. Due tra i maggiori sindacati del paese, la Cgil e la Uil, protestano contro la legge di bilancio per il 2024.
Il governo di destra, guidato dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni, è stato accusato di aver usato la legge di bilancio a spese dei lavoratori e dei pensionati per cercare consenso in vista delle elezioni per il rinnovo del parlamento europeo che si terranno il prossimo anno.
“Meloni, il popolo ha fame”, recitava uno striscione dei manifestanti riuniti a piazza del Popolo, a Roma. Migliaia di dimostranti hanno sfilato anche per le strade di Genova e Milano. Secondo la Cgil e la Uil, la legge di bilancio, che prevede un taglio delle tasse, non finanzia in modo adeguato settori chiave come la sanità, l’istruzione e l’industria.
Insegnanti, operatori sanitari, tassisti e impiegati delle Poste italiane sono stati chiamati a scioperare per otto ore in tutto il paese, mentre alcuni lavoratori del settore privato, dagli operai siderurgici ai negozianti, potrebbero aderire nel centro Italia. Il vicepremier Matteo Salvini, che è anche ministro dei trasporti, ha imposto restrizioni allo sciopero per ridurre i disagi, provocando l’indignazione dei leader sindacali.
Quello che Salvini ha descritto come un compromesso basato sul “buon senso” ha dimezzato la durata dello sciopero dei lavoratori dei trasporti e dei vigili del fuoco a quattro ore durante la mattinata, mentre il trasporto aereo non è incluso in queste restrizioni. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha accusato il ministro di un “attacco al diritto di sciopero”.
I sindacati avevano cercato di definire il loro sciopero come generale, con una durata di 24 ore. Ma l’organo di controllo che supervisiona gli scioperi in Italia ha detto che questo tipo di richiesta non soddisfa i criteri, in quanto diversi settori lavorativi sono stati esclusi dall’azione, distribuita su cinque giorni.