Rudy Giuliani, ex sindaco di New York ed ex avvocato di Donald Trump. (Anna Moneymaker, Getty Images)

Rudy Giuliani, ex sindaco di New York ed ex avvocato di Donald Trump, ha dichiarato bancarotta il 21 dicembre. La settimana scorsa era stato condannato a pagare 148 milioni di dollari di risarcimento a due scrutatrici della Georgia che aveva diffamato.

Giuliani, che ha guidato la campagna dell’ex presidente Trump per rovesciare l’esito delle presidenziali del 2020, ha presentato l’istanza di bancarotta al tribunale federale di Manhattan, ricorrendo alla procedura fallimentare del Chapter 11. Secondo alcuni documenti giudiziari consultati dall’Afp, Giuliani ha dichiarato debiti tra i cento e i cinquecento milioni di dollari a fronte di un patrimonio compreso tra uno e dieci milioni di dollari.

Il 15 dicembre la giuria di un tribunale federale di Washington l’aveva condannato a pagare 148 milioni di dollari di risarcimento a due donne afroamericane, Ruby Freeman e la figlia Wandrea Shaye Moss, impiegate come scrutatrici ad Atlanta durante le presidenziali del 2020, vinte da Joe Biden.

Basandosi su un video che mostrava madre e figlia passarsi un oggetto durante lo spoglio delle schede in Georgia, Giuliani aveva accusato le due donne di scambiarsi una chiavetta Usb, “come se fossero dosi di eroina o cocaina”, per truccare i risultati. In realtà l’oggetto era una confezione di caramelle alla menta.

Le due donne hanno raccontato che in seguito a queste accuse, rilanciate da Trump sui social network, sono state sommerse da insulti e minacce, spesso di natura razzista.

Tra i creditori elencati da Giuliani nell’istanza di bancarotta ci sono l’Internal revenue service (Irs, l’agenzia governativa che si occupa di riscossione dei tributi) e le autorità fiscali dello stato di New York, oltre ad avvocati, aziende produttrici di macchine per il voto elettronico e perfino Hunter Biden, figlio dell’attuale presidente.

Incriminato in Georgia

L’ex “sindaco d’America”, noto per aver gestito l’emergenza dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 a New York e per il suo ruolo di procuratore antimafia nella metropoli, è di recente caduto in disgrazia.

Ha definito “assurda” la cifra da pagare di 148 milioni di dollari.

“Con un risarcimento del genere la dichiarazione di bancarotta non dovrebbe sorprendere nessuno”, ha aggiunto il suo consigliere Ted Goodman.

Ad agosto Giuliani è stato incriminato dalla giustizia della Georgia, insieme a Trump e ad altre diciassette persone, per aver cercato di rovesciare l’esito del voto nello stato.

Quattro dei diciannove imputati si sono dichiarati colpevoli e sono stati condannati a pene ridotte, che non prevedono la detenzione, in cambio della loro testimonianza nei futuri processi agli altri quindici.