Carlos Arturo Landázuri Cortés, soprannominato El Gringo, era ricercato anche per un attentato del 2018, che aveva causato il ferimento di 28 agenti di polizia nel nordovest dell’Ecuador. (Handout, Polizia dell'Ecuador)

È stato arrestato in Ecuador il leader del fronte Oliver Sinisterra, Carlos Arturo Landázuri Cortés, un gruppo dissidente delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). Lo ha annunciato la polizia ecuadoriana il 22 gennaio.

“L’attività investigativa e d’intelligence portata avanti per tre mesi ha permesso la notte scorsa nella provincia di Imbabura (60 chilometri a nord di Quito) di catturare Carlos Arturo Landázuri Cortés, detto El Gringo, un obiettivo di alto valore”, ha annunciato la polizia.

L’uomo è “il leader del gruppo armato Oliver Sinisterra”, una delle tre fazioni delle Farc che rifiutano l’accordo di pace firmato nel 2016 con il governo colombiano e che continuano a operare al confine tra i due paesi.

“El Gringo, o “comandante gringo”, è “legato ad attività terroristiche a Esmeraldas”, una provincia costiera nel nordovest del paese dove sono attive numerose bande criminali coinvolte nel traffico di droga, ha dichiarato il comandante della polizia ecuadoriana, César Augusto Zapata, sui social network.

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El Gringo ha assunto la guida del fronte Oliver Sinisterra nel 2018 e oggi è uno degli uomini più ricercati della Colombia.

Il ministero dell’interno ecuadoriano ha diffuso le immagini dell’arresto avvenuto in una casa. Il boss criminale indossava infradito ai piedi e pantaloncini sportivi ed è stato fotografato tra due soldati armati e a volto coperto.

Secondo le autorità colombiane, il gruppo dissidente Oliver Sinisterra controlla il traffico di cocaina nel sudovest del paese ed è anche responsabile del rapimento e dell’omicidio di un gruppo di giornalisti ecuadoriani nel 2018.

Situato tra Colombia e Perù, i maggiori produttori di cocaina al mondo, l’Ecuador è rimasto per anni al riparo dalla violenza legata al narcotraffico. Ma da semplice paese di transito è diventato un centro operativo e logistico per l’invio di cocaina in Europa. Dal 7 gennaio il paese attraversa una crisi senza precedenti, dopo l’annuncio dell’evasione dal carcere del leader dei Choneros, la banda più potente del paese legata ai gruppi di narcotrafficanti colombiani.