Il cantiere crollato a Firenze, 16 febbraio 2024. (Claudio Giovannini, Ansa)

Una struttura in cemento è crollata nel cantiere di un supermercato a Firenze provocando la morte di tre persone. Secondo le autorità ci sono anche due dispersi.”Tre operai sono morti mentre lavoravano a Firenze”, ha scritto su Facebook Monia Monni, assessore regionale alla protezione civile. “I vigili del fuoco stanno ancora cercando due persone sotto le macerie”, ha scritto, aggiungendo che “la prognosi delle tre persone ricoverate in ospedale è incerta, due di loro sono in condizioni gravi”.

L’incidente è avvenuto in una zona nordoccidentale del capoluogo toscano mentre gli operai stavano montando strutture prefabbricate in cemento per costruire uno stabilimento della catena italiana di supermercati Esselunga. L’azienda ha deciso di chiudere in segno di lutto, il 16 febbraio, i suoi negozi a Firenze.

La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha espresso “il cordoglio e la solidarietà alle famiglie delle persone coinvolte” in questa “nuova storia, che sconvolge le nostre coscienze, di persone che vanno a lavorare (…) e non tornano a casa”. Gli incidenti mortali sul lavoro occupano le prime pagine dei giornali italiani, provocando ogni volta un dibattito su come ridurne il numero, considerato da tutti troppo alto.

“La sicurezza sul lavoro è una priorità ed è necessario che le istituzioni uniscano le forze per evitare che si verifichino tragedie simili”, ha detto Chiara Tenerini, deputata di Forza Italia, che fa parte della commissione lavoro. Il senatore del Partito democratico Dario Parrini ha detto che “gli annunci di infortuni e morti sul lavoro” sono quasi quotidiani, e ha ribadito che “le misure per investire nella sicurezza sul lavoro sono necessarie e urgenti”.

Secondo l’Istituto nazionale infortuni sul lavoro (Inail), nel 2023 in Italia si sono registrati 799 morti sul lavoro. La metà aveva più di cinquant’anni e quasi il 90 per cento erano uomini. Nelle ultime statistiche dell’Unione europea, 2021, sugli infortuni mortali sul lavoro ogni centomila persone attive, l’Italia (3,17) è sopra alla media europea (2,23), ma dietro alla Francia (4,47) e all’Austria (3,44). I tre paesi che registrano la percentuale più alta di decessi sono Lituania, Malta e Lettonia. I tre paesi “più sicuri” sono invece Olanda, Finlandia e Germania.