Un cimitero per le vittime del covid-19 a Salonicco, in Grecia. (Sakis Mitrolidis, Afp)

La speranza di vita globale, in aumento costante da decenni, si è improvvisamente ridotta nel 2020 e nel 2021 durante la pandemia di covid-19, secondo uno studio pubblicato il 12 marzo sulla rivista britannica The Lancet.

Secondo lo studio, in questo periodo la speranza di vita è diminuita nell’84 per cento dei più di duecento paesi e territori analizzati.

Complessivamente la speranza di vita si è ridotta di più di un anno e mezzo a persona (1,6 anni) nel biennio 2020-2021. L’eccesso di mortalità è stato di 15,9 milioni di decessi, una cifra leggermente superiore a quella di circa quindici milioni stimata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

“La pandemia ha avuto un impatto senza precedenti da almeno cinquant’anni, anche considerando guerre e disastri naturali”, ha sottolineato l’autore principale dello studio, Austin Schumacher, ricercatore dell’Institute for health metrics and evaluation (Ihme), negli Stati Uniti.

Mortalità infantile in discesa

Lo studio non distingue però i decessi direttamente legati al covid-19 da quelli dovuti alle conseguenze delle restrizioni introdotte per contenere la pandemia.

La buona notizia è che nel periodo analizzato la mortalità infantile ha invece proseguito la sua discesa.

Nel 2021 tra i bambini di età inferiore a cinque anni sono stati registrati 500mila decessi in meno rispetto al 2019.

Un’altra ricercatrice dell’Ihme, Hmwe Hmwe Kyu, ha parlato di “progressi straordinari”, aggiungendo che le priorità sono “prevenire le prossime pandemie e ridurre le enormi disparità sanitarie tra i vari paesi”.