Casello d’Incarville, dipartimento dell’Eure, 14 maggio 2024. (Alain Jocard, Afp)

Centinaia di poliziotti sono impegnati nelle ricerche del narcotrafficante evaso Mohamed Amra e dei suoi complici, il giorno dopo l’assalto a un furgone che ha causato la morte di due agenti penitenziari.

Due agenti sono stati uccisi e altri tre sono stati feriti il 14 maggio al casello d’Incarville, nel dipartimento dell’Eure, quando il furgone che trasportava Amra da Rouen a Évreux è stato speronato da un’automobile e preso d’assalto da un commando composto da uomini pesantemente armati.

“L’attacco costato la vita a due agenti penitenziari costituisce uno shock per tutti noi”, ha affermato il presidente Emmanuel Macron sul social network X. “Ma la nostra risposta sarà durissima”.

“Faremo tutto il possibile per trovare gli autori di questo crimine ignobile”, ha affermato il ministro della giustizia Éric Dupond-Moretti”, ricordando che è la prima volta dal 1992 che agenti penitenziari sono uccisi in servizio.

Omicidi legati al traffico di droga

L’attacco è avvenuto poco dopo le 11 al casello d’Incarville sulla A13 mentre Amra, 30 anni, veniva trasferito dal tribunale di Rouen alla prigione di Évreux, dov’era detenuto.

Il furgone non era scortato dalla polizia o dalla gendarmeria.

L’attacco è stato condotto da un commando armato composto da criminali arrivati sul posto usando due automobili, che sono state poi trovate incendiate nelle campagne circostanti.

“Il 10 maggio 2024 Mohamed Amra è stato condannato dal tribunale di Évreux per furto con scasso”, ha affermato in un comunicato la procuratrice di Parigi Laure Beccuau. “Era anche indagato a Marsiglia per un sequestro che aveva causato la morte di una persona”.

Secondo una fonte vicina al caso, Amra dirigeva una rete coinvolta nel traffico di droga a Marsiglia ed era sospettato di aver ordinato alcuni omicidi.