Almeno dodici migranti, secondo un bilancio provvisorio, sono morti il 3 settembre nel naufragio dell’imbarcazione su cui viaggiavano nel canale della Manica, mentre cercavano di raggiungere il Regno Unito.

L’imbarcazione, che aveva più di sessanta persone a bordo, si è trovata in difficoltà al largo di Cap Gris-Nez, in Francia, ha affermato la prefettura marittima della Manica.

Una nave di stato francese, la Minck, ha avvistato l’imbarcazione e l’ha raggiunta per prestare soccorso, ha dichiarato all’Afp il tenente di vascello Etienne Baggio.

Secondo il ministro dell’interno Gérald Darmanin, il bilancio delle vittime è salito a dodici, con due dispersi e alcuni feriti.

Oltre alla Minck, le autorità francesi hanno mobilitato elicotteri dei vigili del fuoco e della marina, navi militari e due pescherecci.

Quest’estate si sono moltiplicati i naufragi di migranti nella Manica. Tra il 12 e il 19 luglio sei migranti sono morti in tre diversi naufragi. Alla fine di luglio una donna di 21 anni è morta per soffocamento su un’imbarcazione sovraffollata, mentre altri due migranti sono morti l’11 agosto in un naufragio al largo di Calais.

Prima del naufragio del 3 settembre, venticinque migranti avevano perso la vita nella Manica dall’inizio del 2024, un dato superiore a quello dell’intero 2023 (dodici).

Secondo le autorità britanniche, dall’inizio dell’anno 21.615 migranti sono arrivati nel paese dopo aver attraversato la Manica.

Il nuovo primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato di voler accelerare il trattamento delle domande di asilo e rafforzare la lotta ai trafficanti di esseri umani.