Il bilancio provvisorio del naufragio di un’imbarcazione turistica nel mar Rosso, avvenuto il 25 novembre, è di trentadue sopravvissuti, quattro morti e otto dispersi, hanno annunciato il 26 novembre le autorità egiziane.

Il 26 novembre i soccorritori hanno trovato quattro corpi e quattro sopravvissuti, ha affermato Amr Hanafi, governatore della regione del Mar Rosso, nell’est dell’Egitto.

L’imbarcazione, a bordo della quale c’erano trentuno turisti di varie nazionalità e tredici membri dell’equipaggio, aveva lanciato una richiesta di soccorso alle 5.30 del mattino del 25 novembre, secondo le autorità regionali.

Hanafi ha dichiarato che i quattro corpi non sono ancora stati identificati.

I quattro sopravvissuti soccorsi il 26 novembre sono due turisti belgi, uno svizzero e un egiziano, ha precisato il governatore.

“Le operazioni di soccorso continuano per trovare le nove persone che risultano disperse”, ha aggiunto.

Secondo Hanafi, il naufragio è stato causato da “un’onda anomala di grandi dimensioni che ha colpito l’imbarcazione, causandone il rovesciamento”. Alcuni turisti e membri dell’equipaggio potrebbero essere rimasti intrappolati nelle cabine.

Più del 10 per cento del pil

La Sea Story era partita il 24 novembre da Port Ghalib, vicino a Marsa Alam, nel sudest dell’Egitto, con a bordo una comitiva di subacquei. Il viaggio si sarebbe dovuto concludere il 29 novembre a Hurghada, duecento chilometri più a nord.

Secondo le autorità regionali, l’imbarcazione, di proprietà di un cittadino egiziano, trasportava turisti provenienti da Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Polonia, Belgio, Svizzera, Finlandia, Cina, Slovacchia, Spagna e Irlanda.

Il settore turistico contribuisce per più del 10 per cento al pil dell’Egitto.

Il mar Rosso, una delle principali destinazioni turistiche del paese, attira ogni anno milioni di visitatori.