Il 28 novembre l’Ucraina ha affermato che l’esercito russo ha condotto un attacco massiccio contro le sue infrastrutture energetiche, in un momento in cui Mosca sta intensificando la pressione militare sul paese dopo la vittoria di Donald Trump nelle presidenziali statunitensi.

“Ancora una volta il settore dell’energia è stato sottoposto a un massiccio attacco da parte del nemico”, ha dichiarato il ministero dell’energia ucraino su Facebook.

Centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza elettricità nell’ovest dell’Ucraina, molto lontano dalla linea del fronte.

Le autorità delle regioni di Rivne e Volinia hanno affermato che rispettivamente 280mila e 215mila persone sono rimaste senza elettricità.

L’azienda dell’energia ucraina Dtek ha riferito di aver sospeso le forniture anche a Kiev, Odessa e Dnipro.

È scattata un’allerta aerea a livello nazionale, con l’aeronautica militare che ha riferito di attacchi missilistici in particolare nelle regioni di Odessa (sud), Kirovohrad (centro), Cherson (est) e Mykolaïv (sud).

“La Russia vuole fare la guerra ai civili ucraini alle porte dell’inverno”, ha dichiarato Andriy Yermak, capo di gabinetto dell’ufficio di presidenza dell’Ucraina, in un messaggio su Telegram.

Il 26 novembre la Russia aveva annunciato una risposta a due nuovi attacchi ucraini in territorio russo con missili statunitensi Atacms.

Intanto, il ministero della difesa russo ha affermato di aver distrutto venticinque droni ucraini nella regione di Brjansk, nell’ovest della Russia.

L’esercito russo sta anche continuando ad avanzare nell’est dell’Ucraina di fronte a truppe ucraine indebolite.

Il 27 novembre il governo statunitense ha invitato Kiev ad abbassare l’età minima per il reclutamento a 18 anni, dagli attuali 25, per compensare la carenza di soldati al fronte.

L’appello arriva in un momento in cui l’amministrazione Biden e il governo ucraino temono che Trump, una volta insediato alla Casa Bianca, possa costringere Kiev a negoziare la pace in condizioni di debolezza.

Il presidente eletto statunitense ha annunciato il 27 novembre la nomina del generale in pensione Keith Kellogg, 80 anni, come inviato per l’Ucraina.

In una nota pubblicata ad aprile, Kellogg aveva sottolineato che “qualsiasi assistenza militare futura degli Stati Uniti dipenderà dalla partecipazione dell’Ucraina a negoziati di pace con la Russia”.