L’11 gennaio la Francia ha lanciato un’operazione militare per mettere fine all’occupazione del nord del Mali da parte dei ribelli islamisti affiliati ad Al Qaeda. Le forze inviate da François Hollande in questi giorni hanno continuato ad avanzare verso il nord del paese per riprendere il controllo di città come Konna e Diabali, a poche centinaia di chilometri dalla capitale Bamako.
In Algeria il 16 gennaio un gruppo di terroristi islamici ha attaccato l’impianto di estrazione di gas di Tiguentourine, vicino a In Amenas, nell’est del paese. Le milizie hanno preso in ostaggio decine di lavoratori stranieri e algerini. L’intervento delle forze algerine per liberare i prigionieri è durato diversi giorni e non c’è ancora un bilancio ufficiale delle vittime.
Secondo Associated Press finora i morti sono almeno 81. L’attacco è stato rivendicato da un gruppo jihadista che sostiene di aver agito per punire Algeri, che ha aiutato la Francia nella guerra in Mali.
In questa foto: un soldato francese vicino a un carro armato a Niono, in Mali, il 20 gennaio.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it