Anche la Turchia si è appassionata alle soap opera, prodotti televisivi che dal Sudamerica hanno poi sfondato in occidente, prima di raggiungere il mondo arabo e i Balcani, declinate nelle loro versioni locali.
In Turchia, la popolarità delle serie ha coinciso con le proteste scoppiate nel maggio 2013. Le manifestazioni erano cominciate a Istanbul contro la costruzione di un parcheggio a Gezi park e ben presto si erano trasformate in una denuncia della repressione dei diritti civili e del conservatorismo islamico praticato dal governo di Erdoğan. Dato che i mezzi d’informazione filogovernativi non hanno dato notizia di quei fatti, i giovani hanno proseguito la loro battaglia sui social network, grazie ai quali tutto il mondo ha potuto scoprire cosa stava succedendo.
Nonostante le violenze in corso, molte produzioni delle soap opera erano entrate nelle ultime settimane di lavorazione e il fotografo britannico Guy Martin (1983) ha avuto l’idea di creare City of dreams, che unisce i momenti delle proteste con le scene girate sui set. La combinazione delle due realtà ha creato un effetto straniante e surreale.
Il progetto di Martin sarà presentato alla 14ª edizione dell’Umbria world fest a Foligno, che quest’anno riflette sul concetto di confini attraverso mostre fotografiche, concerti, proiezioni multimediali, workshop e incontri.
La sezione fotografica è curata da Marco Pinna, photo editor di National Geographic, e oltre a Guy Martin presenterà al pubblico le mostre di Erika Larsen, Lorenzo Meloni, dell’agenzia Metrography e di Mario Giacomelli. Il fotografo giapponese Q. Sakamaki terrà un workshop sulla street photography, mentre Valerio Bispuri racconterà come ha realizzato Encerrados, il suo reportage nelle carceri sudamericane.
Umbria world fest si svolgerà dal 9 all’11 ottobre 2015.
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