18 maggio 2016 18:01

Il 18 maggio il Palazzo delle Esposizioni di Roma inaugura la mostra di Gianni Berengo Gardin Vera fotografia, che ripercorre la carriera del fotografo che ha raccontato, forse più di tutti, il nostro tempo e il nostro paese negli ultimi cinquant’anni. In mostra 250 fotografie, non solo tratte dai reportage più famosi, ma anche quelle meno conosciute o in alcuni casi inedite, realizzate tra il 1954 e il 2015.

Gianni Berengo Gardin, nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, comincia a occuparsi di fotografia nel 1954. Dopo avere vissuto a Roma, Venezia, Lugano e Parigi, si stabilisce a Milano. Ha sempre ha scelto di essere testimone della realtà che lo circonda, concentrandosi soprattutto sull’Italia, da nord a sud, e registrandone i cambiamenti. Il titolo stesso della mostra è il timbro posto dal fotografo sul retro delle foto sviluppate, a ribadire che le sue immagini sono vere, non frutto di manipolazioni.

“Quando fotografo”, ha detto Berengo Gardin, “amo spostarmi, muovermi. Non dico danzare come faceva Cartier-Bresson, ma insomma cerco anch’io di non essere molto visibile. Se devo raccontare una storia, cerco sempre di partire dall’esterno: mostrare dov’è e com’è fatto un paese, entrare nelle strade, poi nei negozi, nelle case e fotografare gli oggetti. Il filo è quello; si tratta di un percorso logico, normale, buono per scoprire un villaggio, ma anche una città, una nazione. Buono per conoscere l’uomo”.

La mostra, organizzata da Palaexpo, Contrasto e Fondazione Forma, è curata da Alessandra Mammì e Alessandra Mauro, e si articola in sezioni diverse ma intrecciate tra loro: Venezia, Milano, Il mondo del lavoro, Manicomi, Zingari, La protesta, Il racconto dell’Italia, Ritratti, Figure in primo piano, La casa e il mondo, Dai paesaggi alle grandi navi. Alle stampe 30x40 si alternano 24 immagini, in grande formato, accompagnate da commenti d’autore, una serie di omaggi a Berengo Gardin fatti da registi, fotografi, giornalisti, architetti, artisti e scrittori. La mostraVera fotografia, di cui è stato realizzato un catalogo pubblicato da Contrasto, resterà aperta al pubblico fino al 28 agosto 2016.

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