07 febbraio 2018 16:08

Nell’estate del 1969 a Glasgow, in Scozia, Gabriele Basilico era uno studente di architettura. Ma fu quel viaggio a segnare l’inizio della sua carriera di fotografo. Scattò un unico rullino da cui si capiva già il fascino che nutriva per la fotografia sociale, tra cui quella di Bill Brandt (1904-1983), uno dei maggiori fotografi che raccontò la società britannica.

Quando Basilico rientrò a Milano stampò le foto nella sua camera oscura. Poi le mostrò a Lanfranco Colombo, che decise di dedicargli una mostra alla sua galleria milanese Il diaframma. Fu la prima mostra di Basilico.

Queste foto mostrano uno stile attento all’attimo e al movimento, diverso da quello che lo farà conoscere in tutto il mondo come uno dei massimi interpreti della fotografia di architettura in Italia.

La casa editrice Humboltd books ha raccolto questo lavoro nel libro Glasgow 1969. Il volume, dopo Iran 1970 e Marocco 1971, completa la trilogia Basilico prima di Basilico ed è accompagnato dai testi di Umberto Fiori e Pippo Ciorra e dalla testimonianza di Giovanna Calvenzi.

Il volume Glasgow 1969 sarà presentato l’8 febbraio alle ore 19.00 alla galleria Carla Sozzani di Milano.

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