25 giugno 2020 17:29

Aikaterini Gegisian è un’artista grecoarmena che nei suoi lavori esplora gli immaginari che contribuiscono a costruire le identità nazionali e di genere. In Handbook of the Spontaneous Other, pubblicato a marzo da Mack, esamina i modi in cui il corpo, la natura e il piacere vengono rappresentati nella cultura occidentale.

Partendo da vecchie fotografie, realizzate in Europa e negli Stati Uniti tra gli anni cinquanta e ottanta, ha realizzato 59 collage, ognuno su uno sfondo monocromatico. Gegisian ha raccolto le immagini da riviste pornografiche, brochure turistiche e dal National Geographic. Il libro è diviso in nove capitoli che seguono un filo narrativo metafisico, in cui i collage e i colori creano dei quadri esotici, vivaci e grotteschi.

Le combinazioni e gli accostamenti scelti dall’artista seguono una logica nascosta ma a volte evidente. Gegisian mostra delle corrispondenze visive per rivelare come l’idea del sé e del piacere siano modellate dall’ideologia consumistica e capitalista. Ma nello “scontro” provocato dai collage, l’artista cerca di far parlare l’Altro Spontaneo: “Tutto il libro rappresenta il tentativo di dargli voce. Solo parlando, l’Altro Spontaneo ci mostra diverse possibilità di esprimere il piacere, permettendo al corpo e alla natura di incontrarsi liberamente”. Per Gegisian la costruzione di un Altro Spontaneo è un modo per capire quanto la fotografia possa diventare uno spazio che sfugge al controllo e dove è possibile riscrivere il nostro immaginario.

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