In un voto notturno il 10 marzo, il parlamento “ha deciso di rendere una delle leggi più razziste d’Israele ancora più razzista”, scrive +972 Magazine. La misura nega la naturalizzazione ai palestinesi di Cisgiordania e Gaza sposati a cittadini israeliani, costringendo migliaia di famiglie a emigrare o a dividersi. Prende il posto di un provvedimento temporaneo approvato all’apice dei disordini palestinesi nel 2003 e rinnovato ogni anno fino al luglio 2021, quando non era stata raggiunta la maggioranza necessaria. Il 15 marzo tre palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane in tre incidenti separati in Cisgiordania: Nader Haitham Rayan, 16 anni; Alaa Shaham, vent’anni; e Sanad Salem al Harbed, 27.

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Questo articolo è uscito sul numero 1452 di Internazionale, a pagina 19. Compra questo numero | Abbonati