Laurent Cantet si rivolge al caso di Mehdi Meklat, blogger, giornalista e scrittore francese, diventato un beniamino dei media parigini prima che una serie di tweet odiosi che aveva firmato in precedenza con uno pseudonimo lo gettassero nella polvere. Concentrata su un periodo di due giorni, la storia è incollata al personaggio di Karim D. (Rabah Naït Oufella), di cui seguiamo l’affermazione e il declino. Tra programmi tv e serate mondane, Karim D. resta un enigma. Incarna una zona grigia della nostra società e i limiti di quegli ascensori sociali su cui il regista di Risorse umane e La classe s’interroga costantemente. Il suo nuovo film, tra radiografia dell’epoca e peregrinazioni esistenziali, è adatto ad alimentare il dibattito.
Nicolas Schaller, L’Obs

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Questo articolo è uscito sul numero 1458 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati