◆ Per contrastare la crisi climatica non bisogna necessariamente rinunciare del tutto alla carne bovina. Secondo uno studio pubblicato su Nature, basterebbe sostituirla ogni tanto con un’alternativa prodotta con le proteine di un fungo e già disponibile sul mercato. Le micoproteine, che comparvero sugli scaffali del Regno Unito negli anni ottanta, sono prodotte in grandi contenitori d’acciaio facendo fermentare un fungo isolato dal terreno, alimentato con zucchero di canna e altri nutrienti.

I ricercatori sostengono che sostituendo il 20 per cento della carne bovina con quella da fermentazione si potrebbero dimezzare la deforestazione e le emissioni di anidride carbonica che produce entro il 2050. Ci sarebbero effetti positivi, ma più contenuti, anche sulle emissioni di metano e di monossido di azoto. Tuttavia, è possibile che la ricerca sopravvaluti i vantaggi della sostituzione. Per la fermentazione servono zucchero di canna, nutrienti ed energia elettrica non calcolati nello studio. Inoltre, la produzione di carne bovina è spesso legata a quella di latte, cuoio e altri prodotti, che dovrebbero essere ottenuti in modo alternativo, con dispendio di risorse.

Le micoproteine dovrebbero quindi essere considerate un modo per rendere l’agricoltura più sostenibile, ma non la soluzione definitiva alla crisi climatica. Le ricerche comunque proseguono: sono allo studio nuovi tipi di proteine in grado di sostituire quelle del latte e delle uova.

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Questo articolo è uscito sul numero 1460 di Internazionale, a pagina 112. Compra questo numero | Abbonati