Un’ondata di dimissioni di funzionari pubblici minaccia di paralizzare le aree a maggioranza serba del Kosovo settentrionale. La protesta, a cui hanno aderito sindaci, magistrati e più di cinquecento poliziotti, è cominciata quando il comandante della polizia di Mitrovica Nord è stato sospeso per essersi rifiutato di far rispettare l’accordo raggiunto ad agosto tra Serbia e Kosovo, in base al quale migliaia di veicoli immatricolati in Serbia avrebbero dovuto essere dotati di targhe kosovare. I contestatori chiedono il rispetto delle promesse sull’autogoverno della minoranza serba. Il premier kosovaro Albin Kurti ha accusato il governo serbo di aver alimentato le proteste per destabilizzare il paese, scrive Balkan Insight.

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Questo articolo è uscito sul numero 1486 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati