Negli anni venti, sotto il benevolo governo del maharaja Krishna Raja Wodeyar IV, Bangalore era diventata una grande città cosmopolita. Ospedali, scuole, industrie, zone residenziali ben pianificate, strade illuminate e parchi pubblici, insieme al clima salubre, l’avevano resa una destinazione di lusso per gli europei e gli indiani di altre regioni. È in questa città che arriva, nel 1921, Kaveri Murthy, 19 anni, protagonista di The Bangalore detectives club, romanzo d’esordio di Harini Nagendra. Appena sposata a un promettente medico, Kaveri non è la classica casalinga. Spera di riuscire a laurearsi in matematica, ama nuotare ed è un’accanita lettrice di gialli. L’omicidio di un protettore di prostitute che frequenta lo stesso club della coppia, dà l’occasione a Kaveri di partecipare a una vera indagine di polizia. Nonostante qualche forzatura, il punto di forza di questo viaggio nostalgico è lo sguardo femminile di Kaveri, forse un po’ idealista e ingenua, ma determinata a rompere tabù e barriere in un mondo altrimenti cristallizzato. The Hindu

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Questo articolo è uscito sul numero 1489 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati