Nel corso di una notte bianca estiva il film ci invita a seguire Marion, 18 anni, che ha deciso di sgattaiolare via di casa per sfuggire ai “festeggiamenti” per il compleanno della sorella morta. Gli ingredienti della narrativa adolescenziale, più o meno sempre gli stessi, non vi faranno perdere l’orientamento. La riuscita di un film di questo genere sta nella sua capacità d’incorporare i suoi tempi. Per esempio, in questo caso, il disincanto di una generazione e i suoi orizzonti di sogni bloccati. E le scene che trasmettono meglio questa preoccupazione evocano la memoria degli attentati che sconvolsero Parigi nel 2015.
Sandra Onana, Libération

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Questo articolo è uscito sul numero 1494 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati