Malaga island, 1912 (Herman Bryant, The Maine State Museum)

“È terribile come quasi sempre le migliori intenzioni si rivelino disastrose”, riflette Esther, la matriarca di Apple island, piccola comunità mista che ha trovato rifugio al largo delle coste del Maine, la cui storia è raccontata in This other eden, nuovo romanzo del Pulitzer Paul Harding. La frase di Esther potrebbe essere il sottotitolo del libro. Perché anche se tra mille vicissitudini, la piccola comunità è riuscita a sopravvivere fino alla primavera del 1911, quando sull’isola arriva Matthew, insegnante in pensione che vuole svelare ai bambini della comunità le meraviglie del mondo fuori dall’isola. Quasi subito si capisce come andrà a finire. Ed è proprio Esther, che ha conosciuto il mondo oltre i confini di Apple island, in definitiva quello dei bianchi, a intuire il pericolo. Ispirato da una storia vera, Harding ci mostra una comunità che si rifiuta, fino all’ultimo, di vedere se stessa con gli occhi giudicanti degli altri, una società che in realtà sembra riconoscere solo le proprie convenzioni morali.
The Washington Post

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Questo articolo è uscito sul numero 1496 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati