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Jafar Panahi ( nella foto ), uno dei registi iraniani più conosciuti, è stato liberato su cauzione il 3 febbraio. Due giorni prima aveva cominciato uno sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione in corso da sette mesi nel carcere di Evin, a Teheran. Iran Wire ricorda che Panahi, vincitore del Leone d’oro al festival di Venezia nel 2000 e dell’Orso d’oro al festival di Berlino nel 2015, il 19 luglio 2022 era stato condannato a scontare sei anni di prigione in base a una sentenza emessa nel 2010. Era stato arrestato a Teheran l’11 luglio, dopo aver chiesto la scarcerazione di due suoi colleghi. Il 5 febbraio l’ayatollah Ali Khamenei, guida suprema del paese, ha annunciato la liberazione o la riduzione della pena per decine di migliaia di detenuti. Il provvedimento, che prevede però il rispetto di alcune condizioni, si applicherà anche a molte delle persone arrestate negli ultimi mesi per aver partecipato alle manifestazioni contro il governo seguite alla morte di Mahsa Jina Amini.

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Questo articolo è uscito sul numero 1498 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati