Il Chips and science act, l’investimento di 52 miliardi di dollari nello sviluppo del settore dei processori, una delle maggiori misure di politica industriale degli ultimi decenni negli Stati Uniti, rischia di trovare un ostacolo insormontabile nella carenza di manodopera, scrive Bloomberg Business­week. Ne è una prova il progetto della Intel in Ohio. Qui la multinazionale vuole aprire un complesso di dieci fabbriche entro il 2025, sfruttando gli incentivi pubblici. “Ma a sei mesi dall’inizio dei lavori le aziende che lavorano per conto della Intel hanno ammesso che stanno facendo molta fatica a trovare i lavoratori necessari per realizzare il progetto”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1503 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati