Per un film tratto da un gioco non è obbligatorio essere terribile. Lo hanno recentemente dimostrato, a vari livelli, Dungeons & dragons e la serie ispirata a The last of us. E alla fine anche Angry birds non era così male. Di solito il trucco sta nel far sembrare che il gioco sia tratto dal film e non il contrario. Ma questo nuovo film d’animazione molto anticipato e pubblicizzato è noioso e piatto. Una delusione che su questo piano può competere con il primo adattamento del famoso videogioco Nintendo, che risale al 1993. Visivamente è insipido come alcune imitazioni di celebri originali, pigro in termini narrativi e sconcertante nella mancanza di battute davvero divertenti. In più, a differenza dei Lego movies, c’è una tenace resistenza a essere ironici e autoreferenziali.
Peter Bradshaw, The Guardian

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1507 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati