John Wray è un avventuroso viaggiatore letterario. In Dono di dio presenta la sua prima protagonista femminile, Aden Grace Sawyer, una californiana di diciotto anni. La porta in Pakistan e in Afghanistan, dove intende perfezionare il suo arabo e – chissà? – forse combattere in difesa dell’islam. Ispirato alla storia vera di John Walker Lindh, il romanzo ritrae un’anima tormentata che trova conforto in una rigida ortodossia religiosa. Ma Aden conosce così bene se stessa? È un’adolescente la cui vita è stata sconvolta dall’infedeltà del padre, dal divorzio dei genitori e dal disprezzo che genera la sua ossessione per l’islam. Istruita dal padre, professore di studi islamici, è diventata un’ardente credente, mentre il padre rimane un osservatore disinteressato della religione. La fiducia in lui va in frantumi e lei trova una guida più affidabile in Allah. Usando i soldi risparmiati con un lavoro part-time, vola in Pakistan insieme al suo ragazzo, un adolescente di origine pashtun soprannominato Decker. S’iscrivono a una madrassa non lontana dal confine afgano. Con il corpo coperto da una tunica larga, Aden si è travestita da ragazzo per frequentare la scuola. Mentre lei è motivata dalla devozione religiosa, Decker è spinto dal brivido dell’avventura e infatti lascia presto la scuola. Per raggiungerlo, Aden si ritrova tra i jihadisti che si preparano a combattere in Afghanistan e impara a essere un soldato. Dono di dio è un’opera potente sulle seduzioni della fede e della violenza.
Dan Cryer, San Francisco Chronicle

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1508 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati