Il 1 maggio la JPMorgan Chase ha annunciato che comprerà gran parte delle attività della First Republic, la banca californiana che era stata chiusa qualche ora prima dalle autorità. Come spiega Bloomberg, i depositi della First Republic, pari a 92 miliardi di dollari, passeranno alla JPMorgan insieme a prestiti per 173 miliardi e titoli per trenta miliardi. La Federal deposit insurance corporation (Fdic, l’autorità statale che gestisce le insolvenze bancarie statunitensi) condividerà con la JPMorgan le perdite sui prestiti della First Republic e stima che l’operazione le costerà tredici miliardi. Inoltre, concederà alla JPMorgan un finanziamento di cinquanta miliardi. La First Republic è fallita dopo aver perso a marzo depositi per più di cento miliardi di dollari. È il terzo istituto statunitense a crollare dopo la Silicon Valley Bank (Svb) e la Signature Bank. È il secondo fallimento più grave nella storia bancaria statunitense dopo quello della Washington Mutual nel 2008. In teoria, la JPMorgan non avrebbe potuto comprare la First Republic, perché l’istituto controlla più del 10 per cento dei depositi bancari statunitensi. Ma la legge prevede che questa soglia possa essere ignorata in caso di necessità.

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Questo articolo è uscito sul numero 1510 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati