La comunità internazionale rischia di sottovalutare la minaccia proveniente dal gruppo Stato islamico della provincia del Khorasan (Iskp). Il 25 aprile i taliban hanno ucciso il leader del gruppo, ritenuto il responsabile dell’attacco all’aeroporto di Kabul dell’agosto 2021, in cui morirono 169 civili afgani e tredici soldati statunitensi che stavano lasciando in fretta il paese. Ma l’Iskp è ormai presente in quasi tutte le 34 province afgane e conta tra i 1.500 e i 2.200 uomini. Dall’agosto 2021 ha messo a segno quasi quattrocento attacchi in Afghanistan e nella regione pachistana del Khyber Pakhtunkhwa. La situazione in Afghanistan comincia a somigliare in modo sinistro a quella precedente al 2001: i taliban controllano il paese e sono alleati di Al Qaeda e della Rete Haqqani. All’interno dei confini afgani si stanno diffondendo gruppi terroristi e insurrezionalisti. I taliban combattono contro l’Iskp ma sembra che non lo facciano in modo efficace. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1510 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati