Dopo diciotto film insieme, Joel ed Ethan Coen hanno fatto un film a testa, tutti e due interessanti. Ma più interessante è che le due pellicole suggeriscono quale sia stato il contributo di ciascuno dei fratelli alla sensibilità collettiva che hanno creato. Macbeth di Joel Coen è ambientato in una versione iperconcentrata del purgatorio in cui si svolge la maggior parte dei film dei fratelli. Al contrario Drive-away dolls di Ethan Coen è una commedia lesbica leggerissima. L’impressione è che i due si bilanciassero. Ethan ha scritto la sceneggiatura con la moglie Tricia Cooke, queer, che si è ispirata alla sua frequentazione dei bar per lesbiche: Jamie e Mariam salgono sull’auto sbagliata e finiscono nel mirino di due improbabili gang-ster. Il film ricorda un po’ Arizona junior, un po’ Il grande Lebowski. Non è al livello di nessuno dei due, ma abbastanza piacevole da reggere un’ora e venti. E le due protagoniste, Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan, sono divertenti in modo selvaggio.
Alison Willmore, Vulture

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Questo articolo è uscito sul numero 1553 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati