Accadono cose così, venti così
Questo balcone d’autunno mi chiama

Cos’è che le tue mani disperdono la sera
Io raccolgo capelli e fiumi

Poi mi spoglio davanti alla poesia
Il bimbo che bacio prende il nome d’amore

Tutto è distante da noi
Niente è solo se noi siamo in due

Aggiungo un po’ di dolore a questo essere

Un albero nelle tue mani
Guardo l’albero inquieto nelle tue mani

Ti siedi a mangiare una pesca
I fili d’erba, ti dico, camminano e non li vedi

Una pioggia opprimente passa dalle finestre
Mi chiamo senza rispondermi

Amore, un ago tra di noi
Mi ricuce a te.

Gonca Özmen è una poeta e traduttrice turca nata nel 1982. Dal suo esordio, a quindici anni, ha ricevuto numerosi premi per la sua opera. Vive a Istanbul, dove insegna cinema al liceo Terakki. Questo testo è tratto dalla raccolta Belki sessiz (“Silenzioso forse”, Yapı Kredi 2008). Traduzione dal turco di Nicola Verderame.

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Questo articolo è uscito sul numero 1605 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati