Tutti i dati raccolti dalla National security agency (Nsa) su scala globale venivano registrati e catalogati grazie a un programma informatico top secret. La rivelazione arriva ancora una volta dal Guardian, che da diversi giorni sta pubblicando un’inchiesta sui servizi di intelligence statunitensi.

Il programma è stato chiamato Boundless informant. Si tratta di un sistema in grado di raccogliere una grande quantità di dati. Secondo il Guardian, sono tre miliardi i documenti raccolti all’interno degli Stati Uniti nel marzo del 2013. E 97 miliardi quelli raccolti in tutto il mondo.

Dentro il prisma. Il Boundless informant fa parte del programma Prism, che permette alle autorità statunitensi di accedere direttamente ai server di aziende come Facebook, Google, Apple e Microsoft per controllare le conversazioni online dei cittadini stranieri.

Il sistema Boundless informant raccoglie i tabulati delle conversazioni, chiamati metadata, e non il loro contenuto. Può identificare quante conversazioni vengono fatte e dove, ma le email e i messaggi di testo non vengono tracciati.

Il progetto funziona come una mappa, che classifica in paesi in base a una diversa gradazione di colore: dal verde chiaro, che indica i paesi meno sorvegliati, al rosso, che indica quelli più sorvegliati.

Il paese dal quale sono stati raccolti più documenti di intelligence nel marzo del 2013 è stato l’Iran (14 miliardi) seguito dal Pakistan (13,5), dalla Giordania (12,7) e dall’Egitto (7,6).

A marzo, durante un’audizione in senato, l’Nsa aveva negato di aver raccolto i tabulati delle comunicazioni online dei cittadini statunitensi.

Il presidente Obama ha difeso l’operato dell’Nsa, definendola “uno strumento fondamentale per proteggere la nazione dalla minaccia del terrorismo”.

La talpa del Guardian. Il 9 giugno il quotidiano ha rivelato l’identità della sua fonte per l’inchiesta su Prism: l’uomo si chiama Edward Snowden, ha 29 anni ed è un ex assistente tecnico della Cia. Negli ultimi quattro anni ha lavorato per l’Nsa, come dipendente di diverse aziende esterne, tra cui Dell e Booz Allen Hamilton. Ha lasciato gli Stati Uniti, e adesso vive in un albergo a Hong Kong.

“Il mio unico scopo è informare l’opinione pubblica su cosa viene fatto in loro nome e su cosa contro di loro”, ha detto Snowden in una video intervista con il Guardian.

L’uomo ha detto che ha voluto denunciare l’esistenza di Prism perché non poteva “permettere al governo statunitense di distruggere la privacy, la libertà sul web e le libertà fondamentali delle persone nel mondo con questa enorme macchina di sorveglianza segreta”. Chi è Edward Snowden? Una scheda di Newser.

Le aziende coinvolte. Le nove società che fanno parte del progetto Prism, stando al documento ottenuto dal Guardian, sono Aol, Apple, Facebook, Google, Microsoft, PalTalk, Skype e Yahoo. Anche Dropbox sarebbe dovuta entrare a far parte di questo gruppo di aziende. Twitter non è incluso nella lista.

Dopo la pubblicazione delle inchieste, Google ha diffuso un comunicato per spiegare la sua posizione. “Google si preoccupa seriamente della sicurezza dei dati degli utenti. Forniamo dati ai governi in conformità con la legge e rivediamo con grande attenzione tutte le richieste che ci vengono fatte. Di tanto in tanto qualcuno avanza la supposizione che abbiamo creato una back door, una porta di servizio per consentire al governo l’accesso ai nostri sistemi, ma Google non ha una back door attraverso cui il governo possa accedere ai dati privati degli utenti”, ha dichiarato l’azienda.

Un portavoce della Apple ha dichiarato che l’azienda non era a conoscenza dell’esistenza di Prism, mentre Facebook ha dichiarato che di solito non fornisce i suoi dati alle organizzazioni governative senza autorizzazione.

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