Come ogni anno, migliaia di iraniani si sono riuniti davanti all’ambasciata statunitense a Teheran urlando slogan antiamericani per commemorare il 35° anniversario dell’assalto alla sede diplomatica di Washington, nel 1979.
Quest’anno, però, le persone radunate erano meno del solito: un segnale di distensione dopo l’insediamento del presidente moderato Hassan Rouhani.
In quella che viene ricordata come “la crisi degli ostaggi” un gruppo di studenti aveva fatto irruzione nell’ambasciata sostenendo che era il centro di un’attività nemica. I giovani militanti avevano trattenuto in ostaggio 52 dipendenti della rappresentanza statunitense dal 4 novembre 1979 al 20 gennaio 1981. Da allora le relazioni diplomatiche tra i due paesi sono interrotte. Ap
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