Il governo cinese ha approvato una legge che proibisce di fumare nei luoghi pubblici al chiuso e negli spazi all’aria aperta di asili, scuole, musei, centri sportivi e ospedali. La legge, che entrerà in vigore dal 1 giugno 2015, colpirà circa 300 milioni di fumatori e comprende anche la proibizione delle pubblicità di prodotti di tabacco.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha accolto positivamente l’impegno di Pechino che aiuterà a contrastare il milione di vittime dovute al fumo che avvengono ogni anno nel paese.
Davanti al rischio che le morti per fumo possano arrivare a triplicarsi entro il 2030, le autorità hanno scelto questa linea coercitiva, pur non rinunciando a un monopolio che garantisce allo stato quasi un decimo delle sue entrate fiscali. La produzione cinese equivale al 43 per cento di quella mondiale. Misna, Agi
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