05 dicembre 2014 12:10

La modifica alla legge sull’immigrazione appena approvata fa parte di una politica già avviata dal governo con la campagna “No way”, il cui sottotitolo è “Non farai dell’Australia casa tua”. Ecco alcune cose da sapere sull’immigrazione in Australia.

  • I richiedenti asilo in Australia provengono soprattutto dall’Afghanistan, dallo Sri Lanka, dall’Iran e dall’Iraq.
  • Di solito partono in barca dall’Indonesia e arrivano a Christmas Island, un’isola dell’oceano Pacifico che si trova a 2.600 chilometri dalle coste australiane.
  • Il numero degli arrivi è aumentato a partire dal 2012. Tra il 2012 e il 2013 sono arrivati illegalmente in Australia via mare diciottomila persone, in confronto ai 7.300 arrivi tra il 2011 e il 2012. Centinaia di persone sono morte durante il viaggio.
  • Tra il 2012 e il 2013 il paese ha concesso circa ventimila visti.
  • Per fermare il flusso dei migranti, il governo laburista ha reintrodotto una politica che aveva interrotto nel 2008: allestire campi di accoglienza sull’isola di Nauru e di Manus, in Papua Nuova Guinea, dove i migranti restano in attesa che i loro casi siano presi in esame.
  • La gestione temporanea dei campi è data in appalto. Quando ottengono lo status di rifugiati i migranti sono sistemati in Papua Nuova Guinea, a Nauru o in Cambogia.
  • Nel settembre del 2014 Canberra ha raggiunto un accordo con Phnom Penh per mandare in Cambogia i migranti diretti in Australia, in cambio di 35 milioni di dollari in quattro anni.
  • Nel settembre del 2013 il governo di Tony Abbott ha introdotto l’operazione Sovereign borders, che ha messo i militari a capo delle operazioni di asilo.
  • In base a questa politica, le navi militari pattugliano le acque australiane e intercettano le barche dei migranti, rispedendole in Indonesia.
  • Gruppi per la difesa dei diritti umani e le Nazioni Unite hanno criticato le politiche migratorie di Canberra e le condizioni dei campi di detenzione. Accusano l’Australia di violare i suoi obblighi internazionali.

Bbc

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