16 marzo 2015 16:48
Una scena del film. (Kino Lorber)

Metropolis di Fritz Lang uno dei più importanti capolavori del cinema muto, torna nelle sale italiane (e nei prossimi giorni anche in dvd) nella versione il più vicino possibile a quella immaginata dai suoi autori, cioè dallo stesso Lang e da Thea von Harbou, scrittrice e moglie del regista tra il 1922 e il 1933, quando Lang lasciò la Germania nazista.

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Metropolis fu proiettato per la prima volta nel 1927, a Berlino. Durava 153 minuti. Nello stesso anno arrivò negli Stati Uniti in una versione di 116 minuti. Anche in Germania, dopo la prima e un’accoglienza non trionfale, venne distribuita una versione più corta. Insomma, come molte cose nate in Germania in quel periodo Metropolis non è riuscito a sopravvivere al nazismo e alla seconda guerra mondiale, almeno non nella sua forma originale. Ma anche se modificato da numerosi tagli è diventato comunque qualcosa di più di un classico: un modello, una pietra miliare, un punto di riferimento per tutto il cinema fantascientifico, il capostipite di un genere, il primo kolossal fantastico, il primo film a immaginare un futuro distopico in un modo che continua a essere attuale (anche perché, più che predire il futuro, Lang aveva intenzione di sottolineare qualcosa che vedeva già intorno a sé).

Metropolis è considerato, come scrive Philip French sul Guardian, il sacro Graal del restauratore cinematografico. E si possono contare già diverse versioni restaurate e rieditate. Molti ricorderanno quella di 82 minuti uscita a metà anni ottanta con la colonna sonora di Giorgio Moroder (e Radio Ga Ga dei Queen).

Un altro importante restauro fu compiuto nel 2001. Quella che arriva nelle sale italiane, distribuita dalla Cineteca di Bologna, è un’ultima e forse definitiva versione del film, ricostruita dopo il ritrovamento di alcuni negativi avvenuto a Buenos Aires nel 2008. I materiali argentini sono stati integrati con le ultime verisioni restaurate: il risultato sono 24 minuti in più, in totale poco meno di 150 minuti. Il film che tra adesso e la fine di marzo si potrà vedere in una settantina di sale sparse per tutta Italia verrà presentato accompagnato dalla partitura originale completa composta da Gottfried Huppertz. Contemporaneamente all’uscita in sala è prevista l’uscita di un cofanetto in dvd ricca di materiali per conoscere fino in fondo il capolavoro di Lang.

Per chi volesse approfondire alcuni aspetti (e altro) sull’opera di Fritz Lang si può rimandare a questa intervista realizzata nel 1974 da William Friedkin, mandata in onda da Fuori Orario.

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