Scaravilli arriva a Roma, il video del ministero degli esteri, 14 giugno 2015.

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

È tornato a casa, in Italia, Ignazio Scaravilli, il medico catanese che era scomparso in Libia a gennaio. Circa una settimana fa era stata confermata la notizia della sua liberazione, ma solo ieri sera l’autoproclamato governo di Tripoli ha confermato che l’uomo era sulla via del rientro. In tarda serata è atterrato a Ciampino con un volo di stato, accompagnato dal capo dell’unità di crisi del ministero degli esteri, Claudio Taffuri.
Il medico catanese, di 68 anni, era partito prima di Natale con altri colleghi per operare all’ospedale di Dar Al Wafa di Tripoli, come consulente per due cliniche. Dal 6 gennaio la famiglia non aveva notizie. Il 9 giugno è stata data notizia della sua liberazione e fonti diplomatiche avevano riferito che vi avevano contribuito le forze di sicurezza di Tripoli, il cui governo è sostenuto dai miliziani islamisti di Alba libica e non è riconosciuto dalla comunità internazionale.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it