14 luglio 2015 17:59

“L’accordo con l’Iran rende il mondo molto più pericoloso. Le grandi potenze hanno deciso di mettere a rischio il nostro futuro comune”, così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha reagito da Gerusalemme all’annuncio dell’accordo tra Teheran e i paesi del Consiglio di sicurezza più Germania e Unione europea.

La sua critica non è ovviamente condivisa dalla stampa araba e iraniana, come il quotidiano di Teheran Etemad, che mette Netanyahu in prima pagina con una vignetta.

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Anche parte della stampa israeliana non segue il premier nel suo scetticismo. Il quotidiano di sinistra Ha’aretz definisce la firma di oggi un traguardo storico, perché rompe un tabù importante: “L’accordo consente all’Iran di ridisegnare la sua immagine di paese insensato guidato da retrogradi studiosi della legge islamica. La rivoluzione iraniana si è conquistata una legittimazione, un riconoscimento internazionale e perfino una possibilità di sopravvivenza. Non è una conquista da poco per un regime che finora era considerato un abominio”. Il Jerusalem Post non è del tutto pessimista: “L’accordo non è perfetto, ma il mondo non finirà per questo. Quello che succederà è che l’apparato militare chiederà al governo un aumento del budget e agli Stati Uniti un pacchetto di aiuti come forma di risarcimento”.

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