16 giugno 2021 17:31

Viste le continue modifiche dei criteri di idoneità al vaccino AstraZeneca, le nuove varianti del sars-cov-2 e le difficoltà nella fornitura delle dosi, molti si chiedono se è possibile “mescolare e abbinare” (mix and match) i vaccini contro il covid-19. Cioè, per esempio, se si può fare la prima dose con il preparato AstraZeneca e la seconda con quello Pfizer-Biontech, e in seguito eventuali richiami con altri vaccini. Mentre sono in corso molti studi , recentemente sono stati pubblicati i dati su questo protocollo già in uso in Spagna e nel Regno Unito.

I risultati sono molto promettenti e suggeriscono che i programmi di vaccinazione mista possono fornire livelli di anticorpi più elevati rispetto a quelli ottenuti da due dosi di uno stesso vaccino. Quindi, come funziona e perché la cosiddetta vaccinazione eterologa potrebbe essere una buona idea?

Qual è il vantaggio di mescolare e abbinare?

Combinare e abbinare i vaccini aumenterebbe notevolmente la flessibilità.

Avere un programma d’immunizzazione flessibile consente di rispondere meglio ai limiti dell’offerta globale. Se manca un vaccino, invece di interrompere l’intero ciclo per attendere la fornitura delle dosi, si può continuare con un vaccino diverso, indipendentemente da quale sia stato somministrato come prima dose.

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Se un vaccino è meno efficace di un altro contro una determinata variante, i programmi mix and match potrebbero garantire che chi ha ricevuto la prima dose di un vaccino con un’efficacia bassa può ottenere un richiamo con un prodotto più efficace contro la variante.

Alcuni paesi stanno già adottando programmi di vaccinazione combinati in seguito alla modifica delle raccomandazioni relative al vaccino AstraZeneca a causa di un effetto collaterale molto raro di gravi forme di trombosi.

Diversi paesi in Europa stanno ora consigliando ai giovani che in precedenza avevano ricevuto una prima dose di questo vaccino di farne uno alternativo per la seconda dose, di solito vaccini a mRna come quello Pfizer-Biontech.

Germania, Francia, Svezia, Norvegia e Danimarca sono tra i paesi che consigliano programmi di vaccinazione misti per questo motivo.

È sicuro?

In uno studio realizzato nel Regno Unito e pubblicato su The Lancet a maggio, 830 adulti sopra i cinquant’anni sono stati scelti a caso per ricevere prima una dose di Pfizer-Biontech o AstraZeneca e poi l’altro.

Si è osservato che le persone che hanno ricevuto dosi miste avevano una maggiore probabilità di avere effetti collaterali da lievi a moderati in seguito alla seconda dose del vaccino (tra cui brividi, affaticamento, febbre, mal di testa, dolori articolari, malessere, dolori muscolari e dolore sul punto di iniezione) rispetto a quelli del programma standard, non misto.

Tuttavia, queste reazioni sono state di breve durata e non ci sono stati altri problemi. I ricercatori hanno ora approfondito questo studio per vedere se l’uso preventivo e regolare del paracetamolo riduce la frequenza di queste reazioni.

Un altro studio simile (non ancora sottoposto a revisione paritaria) realizzato in Spagna ha rilevato che la maggior parte degli effetti collaterali era lieve o moderata e di breve durata (da due a tre giorni). Inoltre gli effetti collaterali erano simili a quelli derivanti dall’assunzione di due dosi dello stesso vaccino.

È efficace?

Lo studio spagnolo ha rilevato che le persone hanno avuto una risposta anticorpale notevolmente più elevata 14 giorni dopo aver fatto il richiamo Pfizer-Biontech dopo una prima dose di AstraZeneca. Questi anticorpi sono stati in grado di riconoscere e disattivare il sars-cov-2 nei test di laboratorio.

Questa risposta alla dose di Pfizer-Biontech sembra essere più forte di quella insorta dopo aver ricevuto due dosi del vaccino AstraZeneca, secondo i dati di precedenti studi. La risposta immunitaria di una prima dose di Pfizer-Biontech seguita da AstraZeneca non è ancora nota, ma il Regno Unito avrà presto nuovi risultati.

Non ci sono ancora dati su quanto siano efficaci i programmi mix and match nella prevenzione del covid-19. Ma è probabile che funzionino bene poiché la risposta immunitaria è simile, o addirittura migliore, a quella emersa negli studi che usano lo stesso vaccino come prima e seconda dose. Quindi è prevedibile che funzioneranno bene nella prevenzione della malattia.

I risultati di questi studi combinati confermano la possibilità di vaccinare le persone che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca con un richiamo diverso, se necessario. Sono in corso ulteriori studi per valutare i programmi di abbinamento con i vaccini Moderna e Novavax.

(Traduzione di Stefania Mascetti)

Questo articolo è stato pubblicato sul sito di The Conversation.

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