08 maggio 2020 16:09

Nel 1960 Maurizio Pollini vinse il concorso Chopin di Varsavia, una delle competizioni pianistiche più severe e credibili del mondo. Aveva 18 anni. Fece subito qualche registrazione per la Emi, poi smise di fare dischi per dieci anni, giudicandosi ancora poco maturo come interprete. Dal 1971 ricominciò per la Deutsche Grammophon, con cui continua a lavorare quasi cinquant’anni dopo.

Prima del concorso, il giovanissimo Pollini era già molto attivo, soprattutto a Milano. Nel 2016 la rivista Classic Voice ha riscoperto delle registrazioni inedite del virtuosissimo adolescente. Il disco non c’è, ma su YouTube si trova quasi tutto. In questo video c’è un’esecuzione degli studi op. 10 di Chopin, registrata nel 1956 a un evento privato, in casa di un fortunato mecenate. Pollini aveva quattordici anni.

Non ha molto senso paragonare questa registrazione con quella del suo celebre lp Deutsche Grammophon del 1972 (lo trovate nella playlist di Spotify) o con quella che preparò per la Emi nell’autunno 1960, per poi bloccarne la pubblicazione (è riemersa in un cd Testament nel 2011). Qui è impressionante per il dominio tecnico assoluto e la sana, rischiosissima aggressività da teenager, chissà quanto cosciente dei suoi mezzi già sconfinati.

Viva lui e viva il suo gatto.

Chopin: studi, op. 10
Maurizio Pollini, pianoforte
Classic Voice, 1956

Chopin: studi, op. 10 e op. 25
Maurizio Pollini, pianoforte
Deutsche Grammophon, 1972

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