10 giugno 2016 20:22

The Avalanches, Frankie Sinatra
Gli australiani The Avalanches mancavano dalle scena da 16 anni, quando uscì Since I left you, brillante disco di musica dance costruito su più di 3.500 campioni, con pezzi notevoli come Frontier psychiatrist e Since I left you (che molti ricorderanno soprattutto per il suo famoso video). L’8 luglio la band pubblicherà il suo nuovo disco, che si chiama Wildflower e conterrà 22 canzoni. Il primo estratto è Frankie Sinatra, pezzo sospeso tra pop e hip pop che ha per ospiti i rapper DOOM e Danny Brown. Frankie Sinatra è costruita su un campionamento di Wilmoth Houdini, vecchio musicista di musica calypso nato a Trinidad e Tobago. Sul finale c’è anche un pezzo della melodia di My favorite things. Insomma, Frankie Sinatra può sembrare solo una canzonetta pop, ma non lo è. Ah, il video è delirante.

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Beck, Wow
Dopo aver pubblicato un disco acustico e orchestrale come Morning phase, Beck sembra aver deciso di tornare a giocare con i generi. Il nuovo singolo Wow, il secondo che anticipa il suo nuovo album ancora senza data d’uscita, è un deciso ritorno all’elettronica ed è costruito sul campionamento di un flauto e su una ritmica hip hop, sulla quale il musicista statunitense ha messo un tappeto di voci distorte. Un brano dai suoni un po’ mainstream, che potrebbe far inorridire i fan storici. Ma il pezzo è divertente.

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Emo Kid featuring Dj Bradolz, IYona
Qualche mese fa è uscita una compilation molto interessante, intitolata The sound of Durban vol.1. Raccoglie il meglio della scena gqom, un genere musicale nato nelle periferie e nelle township della città di Durban, in Sudafrica. È una musica elettronica fatta dai teenager neri emarginati, che suona come un aggressivo canto di rivolta. Gqom in lingua zulu significa tamburo o batteria. A pubblicare l’album è stata l’etichetta Gqom Oh!, fondata dal dj Nan Kolè, che fa base a Roma, e dal sudafricano Lerato Phiri. Tutti i musicisti coinvolti, dai Mafia Boyz a Emo Kid, difficilmente superano i vent’anni. E non c’è uno di questi pezzi che non prenda dritto allo stomaco.

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Syd Arthur, Apricity
Eredi della scena di Canterbury (Caravan, Soft Machine, Gong, Hatfield and the North), i Syd Arthur hanno studiato a memoria l’archeologia del rock progressive e della psichedelia, ma non te lo fanno pesare. La loro musica è complessa, ma mai pretenziosa. Il loro nuovo singolo, Apricity, anticipa l’omonimo disco che sarà pubblicato il 21 ottobre. Lo stile della band non è cambiato, ma c’è un po’ più di elettronica negli arrangiamenti.

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Antico, Ninna nanna del caprone
Alfio Antico è uno storico musicista siciliano. Il suo strumento è il tamburello a cornice. Negli anni settanta ha suonato con il gruppo folk napoletano Nuova Compagnia di Canto Popolare, guidato da Eugenio Bennato. Ha collaborato con Fabrizio De André, Vinicio Capossela, Lucio Dalla e Giorgio Albertazzi. Il suo ultimo album, Antico, come racconta lui stesso, “Non è un disco di musica popolare, ma l’esempio di qualcosa che non riusciamo più a immaginare”. L’album è stato prodotto da Colapesce e Mario Conte. È un disco ostico, che non ha niente di folclorico ma è frutto di una profonda ricerca sonora. Merita tutto l’impegno e la fatica che richiede.

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