06 novembre 1993 00:00

“Quando iniziammo le nostre pubblicazioni, nell’autunno del 1943, ci sembrò che una delle necessità più urgenti, nei riguardi degl’italiani che leggono, fosse di metter loro davanti un saggio, il più variato ed esteso che si poteva, della sostanza intellettuale di cui si cibano normalmente i pubblici delle democrazie. Se questa poi fosse o no più gustosa e più nutriente di quella somministrata loro dal fascismo, toccava agl’italiani giudicare”.

Cominciava così la breve nota che celebrava i primi due anni di vita del Mese, una rivista che alcuni antifascisti italiani pubblicavano da Londra e in cui erano tradotti i migliori articoli dei migliori giornali stranieri. Nel 1943 nessuna delle persone che oggi dà vita a Internazionale era ancora nata, ma “l’urgenza” che avvertivano i promotori del Mese ci pare intatta e crediamo di sentirla anche noi. Dopo cinquanta anni sarebbe sbagliato lasciarsi andare a facili similitudini. Però quel bisogno di provare a capire la complessità del mondo, quella voglia di accedere all’informazione senza filtri e di formarsi opinioni proprie senza mediazioni – bisogno e voglia che erano dietro a quella rivista così lontana da noi – ci sembrano gli stessi.

Ogni settimana Internazionale sceglierà, tradurrà e pubblicherà integralmente i migliori articoli comparsi sui migliori giornali di tutto il mondo. Faremo un giornale di poche pagine: perché pensiamo che la qualità non è data dalla quantità ma dalla capacità di selezionare poche informazioni veramente utili. Un articolo letto su Internazionale non farà capire il mondo, ma aiuterà a capire come il mondo è complicato, vario e ricco. E come i destini di tutti noi siano incrociati e legati.

Con il supporto di una rete internazionale di esperti e collaboratori sceglieremo ogni settimana gli articoli da pubblicare a partire da più di 300 tra quotidiani, settimanali e mensili sparsi per il pianeta. I migliori traduttori cercheranno di garantire ottime traduzioni e la massima fedeltà ai testi originali. Con un progetto grafico semplice e sobrio e un editing accurato e per il possibile puntiglioso intendiamo confezionare un giornale che vorremmo preciso, funzionale, gradevole.

Questi sono i nostri obiettivi, queste le nostre ambizioni. Sappiamo che forse non potremo raggiungerli tutti, subito e bene. Un giornale ha bisogno di vivere e crescere. E per vivere e crescere, un giornale ha bisogno di lettrici e lettori esigenti, e pazienti.

Questo articolo è uscito il 6 novembre 1993 nel numero 1 di Internazionale, a pagina 2.

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