29 maggio 2003 00:00

Reale e virtuale. Se ne parla molto in questi giorni a proposito di Matrix Reloaded, il nuovo film dei fratelli Wachowski. Matrix “reinventa il cinema”, ha scritto Ernesto Assante sulla Repubblica. “È la dimostrazione che hanno vinto le macchine”, ha detto Goffredo Fofi a proposito degli impressionanti effetti speciali. Nel primo Matrix, Neo (il protagonista interpretato da Keanu Reeves) ha tra le mani Simulacri e simulazione del filosofo francese Jean Baudrillard (di cui abbiamo pubblicato un articolo all’inizio della guerra contro l’Iraq). Baudrillard, e altri intellettuali francesi, sono tra i bersagli dell’articolo di Susan Sontag che pubblichiamo a pagina 28. Venticinque anni dopo il fondamentale Sulla fotografia, eravamo in molti ad aspettare il seguito dei ragionamenti della Sontag. “Parlare di una realtà diventata spettacolo è di un provincialismo che lascia senza fiato. Equivale a universalizzare il modo di pensare di una piccola popolazione istruita che vive nei paesi ricchi del mondo”. E va a vedere Matrix.

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