17 dicembre 2009 00:00

“Una volta Nadezda Mandelstam descrisse suo marito all’inizio dell’epoca delle persecuzioni. C’è lui che guarda fuori dalla finestra della loro casa di Mosca e vede tutti i passanti che vanno e vengono, affaccendati, è il 1936 o giù di lì, e dice: ‘Pensano che vada tutto bene solo perché i tram passano ancora’”. Keith Gessen è uno scrittore che vive a New York ed è nato a Mosca nel 1975. Il suo primo romanzo s’intitola Tutti gli intellettuali giovani e tristi e in Italia l’ha pubblicato Einaudi. Qualche mese fa abbiamo pubblicato in copertina una sua inchiesta sul processo per l’omicidio di Anna Politkovskaja, uscita sul New Yorker. Insieme a tre amici ha fondato N+1, una rivista letteraria molto critica nei confronti del mondo culturale statunitense. A Keith Gessen abbiamo chiesto di diventare direttore di Internazionale, anche se solo per un numero: ha scelto lui tutti gli articoli che usciranno la prossima settimana nel numero di fine anno con storie e racconti dai quattro angoli del pianeta.

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