08 settembre 2011 00:00

A cura di Raffaella Baritono ed Elisabetta Vezzosi, Oltre il secolo americano? Gli Stati Uniti prima e dopo l’11 settembre

Carocci, 302 pagine, 22,10 euro

Oggi moltissime persone, soprattutto i più giovani, sono convinte che l’evento storico più significativo a cui hanno assistito sia l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001. A dieci anni di distanza molti storici si chiedono se, come fu detto allora, quel giorno ha cambiato il mondo.

Ovviamente la risposta è controversa. Alcuni sottolineano che senza l’11 settembre non avremmo avuto le guerre in Afghanistan e in Iraq; altri fanno notare che lo scontro di civiltà allora profetizzato non è più così attuale e che il terrorismo islamico preoccupa gli occidentali meno della crisi economica.

Questo libro ha l’obiettivo più circoscritto di spiegare come siano mutati gli Stati Uniti passando in rassegna aspetti diversi: la politica interna ed estera, l’economia e la società, la retorica pubblica. L’impressione complessiva che si ricava dalla lettura di questi contributi di studiosi italiani e americani è quella di un paese più debole, più isolato e soprattutto più diviso al suo interno, un paese in cui la tendenza di Obama al compromesso è inevitabile ma poco efficace.

Da questo punto di vista, l’11 settembre (e soprattutto la reazione che ha suscitato) più che un punto di svolta appare “un momento di concentrazione delle aporie e delle contraddizioni che la guerra fredda e l’ideologia dell’eccezionalismo americano avevano tenuto in subordine”.

Internazionale, numero 914, 9 settembre 2011

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