28 febbraio 2016 12:27

Vladimiro Giacché, Costituzione italiana contro trattati europei
Imprimatur, 94 pagine, 7 euro

Com’è noto il primo articolo della costituzione recita che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro. Si tratta del fondamento di un’idea di società condivisa dai costituenti, secondo cui lo stato ha una notevole importanza nel regolare l’economia. La stessa idea è espressa dagli articoli seguenti, che pongono come priorità il diritto al lavoro e come obiettivo il pieno impiego.

L’idea di società dei trattati europei (e dal nuovo articolo 81 sul pareggio di bilancio) è diversa. Qui la priorità non è il lavoro, ma la stabilità: il ruolo dello stato risulta ridotto, dal momento che anche la moneta è “denazionalizzata”, cioè resa indipendente dal controllo degli stati. Vivere in un paese che deve rispettare la costituzione e i trattati europei significa subire il drammatico conflitto tra queste due visioni della società. Dall’anno scorso questo conflitto è diventato molto concreto.

Nell’aprile del 2015, infatti, una sentenza della corte costituzionale ha dichiarato illegittima la norma, contenuta nel decreto Salva Italia emanato del governo Monti, che bloccava la rivalutazione di alcune pensioni, affermando che era contraria al diritto costituzionale. È molto probabile che questo conflitto tra costituzione e trattati europei tornerà a manifestarsi, ed è bene decidere da che parte stare.

_Questa rubrica è stata pubblicata il 19 febbraio 2016 a pagina 84 di Internazionale, con il titolo “Lavoro o pareggio di bilancio?__”._ Compra questo numero _|_ Abbonati

Internazionale riceve una percentuale per ogni libro comprato su Amazon a partire da questa pagina. Naturalmente gli stessi libri possono essere comprati anche in altre librerie online, come Ibs, Hoepli, La Feltrinelli, oppure in una libreria indipendente della tua città. In questi casi Internazionale non riceve nessuna percentuale.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it