30 ottobre 2016 17:00

Maggie Nelson, Gli argonauti
Il Saggiatore, 222 pagine, 19 euro

Oggetto di questo memoir sono due esperienze che il dibattito pubblico oggi tende a schierare sui lati opposti di una barricata: la maternità e il cambiamento di sesso. Maggie Nelson, scrittrice e poeta queer, narra la sua storia d’amore con Harry Dodge, artista butch (cioè lesbica mascolina). Nelson racconta il processo di trasformazione cominciato da Dodge per diventare uomo e, insieme, la sua mutazione in occasione della gravidanza e della nascita del loro figlio.

Nel racconto frammentario di questa coppia radicalmente alternativa che finisce paradossalmente per diventare una coppia quanto più possibile “normale”, le due metamorfosi si illuminano reciprocamente mostrando gli aspetti più intimi e concreti della vita. Maggie e Harry scavano a fondo le proprie identità, rimuovendone gli strati che le compongono e cercando di capire cosa nascondono e cosa rivelano.

Lavorano sui cambiamenti fisici che attraversano, osservano le reazioni che provocano in loro e negli altri, senza provare a indirizzarne lo svolgimento e cercando piuttosto di coglierli nel loro divenire. Il titolo rinvia all’Argo, la nave di Giasone alla ricerca del vello d’oro, a cui furono cambiati tutti i pezzi (la chiglia, le vele, gli alberi) senza che per questa ragione smettesse di essere la stessa nave. O forse no.

Questa rubrica è stata pubblicata il 21 ottobre 2016 a pagina 90 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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