18 luglio 2018 17:05

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Mentre ero in vacanza mi sono fatto fare un massaggio completo. La prima metà – disteso sulla pancia – è andata benissimo. Quando la massaggiatrice mi ha chiesto di girarmi sulla schiena, però, la situazione è cambiata. Mi ha scoperto una gamba e ha cominciato a massaggiarmi la coscia. Mentre si dedicava all’interno coscia, con le dita mi ha sfiorato lo scroto. Poi lo ha rifatto. E lo ha rifatto. Massaggiava la coscia, ma io avevo la sensazione che mi accarezzasse le palle. Ho avuto paura che si vedesse l’erezione. Quando ho capito che rischiavo di venire, mi è preso il panico (ho sempre avuto problemi di eiaculazione precoce). Mi sono sforzato di stringere, ho pensato al baseball e ai vecchietti, ma alla fine l’orgasmo l’ho avuto lo stesso. Lei poi è passata alle braccia, alle spalle, eccetera, e intanto io me ne stavo lì con lo sperma che si raffreddava addosso. Mi sono comportato male? Avrei dovuto dire qualcosa o chiederle di fermarsi? È possibile che non si sia accorta di niente? (il pene è sempre rimasto coperto, e sul telo non è apparsa una macchia bagnata). Le ho dato una mancia abbondante, temendo di averla fatta sentire umiliata, anche se non credo, perché una volta che sono venuto nel suo modo di massaggiare non è cambiato nulla (non ha di colpo lasciato perdere le gambe, né ha affrettato la conclusione del massaggio). Eppure mi è rimasto un senso di disagio. Di massaggi me ne faccio fare spesso, ma una cosa del genere non mi era mai successa, e di certo non ero andato lì con in mente quel risultato.

–Lost Opportunity At De-escalation

Se tutto si è svolto come dici tu, LOAD, non ti sei “comportato male”. Non è raro che le persone si eccitino involontariamente durante un massaggio non erotico; si nota di più quando succede a un uomo, chiaramente, ma capita anche alle donne. “Di erezioni se ne vedono”, risponde una massaggiatrice a cui ho fatto leggere la tua lettera, “ma a meno che di punto in bianco uno non chieda il ‘lieto fine’, non decida di scoprirsi o – Dio me ne scampi – non provi a prendermi la mano per piazzarsela sull’erezione, non c’è nulla di male”.

Considerato che non ti era mai successo, LOAD, non penso tu debba sprecare troppo tempo a preoccuparti che succeda di nuovo. Se però temi che l’episodio abbia creato un meccanismo associativo erotico così forte che rischi di schizzare appena la prossima massaggiatrice poserà lo sguardo sulle tue cosce, fatti una sega veloce prima dell’appuntamento.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono una ventenne sottomessa e ho una storia con un cinquantenne dominante sposato che mi crea qualche perplessità. Lui vive in Europa e ha due figli più o meno miei coetanei. Ci siamo conosciuti su internet quando avevo diciassette anni e cominciavo a esplorare i miei desideri bdsm – lontano dagli sguardi di due genitori oppressivi, sessuofobici e catastroficamente religiosi – e da allora ci scambiamo messaggi ogni giorno. Nel frattempo ci siamo visti in diversi paesi, trascorrendo in tutto tre settimane insieme. Sono state settimane fantastiche, sul piano sessuale come su quello emotivo, e lui dice di amarmi (vista la differenza d’età, qualcuno potrà pensare che mi abbia sedotto. Non è così). Mentre continuano gli scambi di messaggi quotidiani, io frequento anche – con il suo totale consenso – ragazzi della mia età dai gusti più soft. Non so che fare. Non vorrei mandare all’aria la sua famiglia se (o quando) la nostra storia venisse scoperta, ma devo ammettere che questo rapporto mi ha veramente guidato nella scoperta delle mie fantasie e della mia sessualità. Pensare che prima o poi lasci la moglie è uno stereotipo assai poco realistico, me ne rendo conto, eppure temo di aver sviluppato una dipendenza dai nostri discorsi e dai suoi consigli. Sto per laurearmi e mi aspetta un ottimo lavoro in una grande città. Sarò economicamente autonoma e mi piacerebbe cominciare a fare scelte giuste. Qualsiasi tuo parere sarebbe molto apprezzato.

–Things Must Improve

Lui non lascerà la moglie per te, e tu non devi dare per scontato che la moglie lasci lui se (o quando) la vostra storia venisse scoperta (o rivelata). Qui negli Stati Uniti l’impostazione predefinita in caso di relazione extraconiugale è il divorzio, TMI, ma gli europei hanno un approccio all’infedeltà molto più… come dire, europeo. Non è certo una bella cosa, ma non per questo dev’essere letale.

E poi, TMI, a te non serve che lasci la moglie. Ok, ok, sei innamorata e le tre settimane che siete riusciti a passare insieme sono state stupende. Ma non cadere nella trappola di credere che tutte le relazioni amorose necessitino di una conclusione lineare. Cinema, televisione e letteratura ci inculcano l’idea che debbano finire o felicemente all’altare (à la Orgoglio e pregiudizio) oppure tragicamente all’obitorio (à la Murderous affairs). Ma le relazioni amorose possono assumere tante forme, TMI, così come la loro riuscita. E la vostra relazione, così com’è ora, la vostra relazione allo stato attuale, a me sembra riuscita.

In altre parole, TMI, io credo che questo rapporto ti crei perplessità perché non avrà una soluzione riconducibile a uno schema familiare. Ma a te non serve una soluzione: puoi continuare a mandargli messaggi, e lui può continuare a darti consigli e sostegno mentre tu continui a conoscere uomini single, disponibili, con gli stessi tuoi gusti (basta con quelli soft!) e più vicini alla tua fascia d’età e/o al tuo continente. Prima o poi ne conoscerai uno che ti farà perdere la testa – uno che potrai vedere per più di una settimana all’anno – e ti sentirai meno dipendente e meno legata alla tua vecchia fiamma.

***

Il fatto che io viva apertamente la mia sessualità permette anche alle persone piuttosto conservatrici che mi circondano – una famiglia cristiana che fatica ad accettare il figlio gay, i colleghi con cui lavoro in un settore tradizionalmente maschile – di essere tolleranti con chi è gay/insolito/diverso. Mi riconosco nel ruolo sessuale passivo, e fino a poco tempo fa credevo di soffrire di una disfunzione erettile, perché il solo pensiero di essere attivo con un uomo mi faceva letteralmente ammosciare. Va detto che sono nero e vivo nel Pacifico nordoccidentale, e siccome da queste parti regna una bizzarra fissazione per le “doti” degli uomini di colore, molti si aspettano che io sia attivo. Il punto è che in generale sono molto sottomesso, e mi attraggono i tipi dominanti e ipermascolini. Ultimamente, però, ho notato che cominciano a piacermi quelli sposati, e per la precisione gli uomini sposati maschili/muscolosi che a letto sono passivi e sottomessi, e amano indossare intimo femminile. Ne ho incontrati un po’, e con loro sono diventato il classico stereotipo del tipo dominante che gli uomini in genere si aspettano quando mi vedono online o di persona. Adesso sono molto confuso. Di recente ho di nuovo tentato il ruolo attivo, perché me lo ha chiesto un tizio sposato. “Non saprai mai se ti piace, finché non ci provi!”, mi ha detto. La stessa cosa che mi ripetono gli zii tradizionalisti a proposito delle donne: la mia vita sarebbe molto più semplice, se mi sposassi con una donna. Insomma, questo improvviso passaggio da passivo ad attivo mi sta preoccupando. Io non credo che si possa diventare eterosessuali, ma fino a qualche settimana fa non pensavo nemmeno di essere attivo. Vuol dire che sono in grado di diventare etero? Sarebbe la conferma di tutto ciò che dicono i miei parenti omofobi. La vagina mi disgusta, ma sono attratto dalle tette. Tu hai mai visto o sentito niente del genere?

–Praying The Straight Away

Se mi leggi con regolarità, PTSA, saprai che a volte questo spazio ospita lettere di uomini eterosessuali a cui piace il cazzo. Molti di loro si dicono attratti dal cazzo ma disgustati dagli uomini; alcuni vanno in cerca di rapporti sessuali con donne trans che hanno conservato il cazzo. Il tuo debole per i maschi attraenti che indossano intimo femminile e il tuo debole per le tette potrebbero essere la versione gay dello stesso copione erotico: sei attratto dalle tette, ma non dai genitali presenti sulla maggior parte delle donne. Ti eccitano gli uomini muscolosi in intimo femminile – due bei pettorali possono riempire un reggiseno di pizzo proprio come due belle tette, ed essere altrettanto invitanti – e potrebbe piacerti anche andare con una donna trans che abbia sia le tette sia il cazzo.

Detto questo, PTSA, scoprire dopo anni di passività che ti piace fare l’attivo con un certo tipo di uomini – maschili/muscolosi, sposati, e che ti implorano di dargli il cazzo indossando intimo femminile – non significa che tu sia “in grado” di diventare etero. Il salto da passivo a versatile non è come quello dagli uomini alle donne. E che tu sia attratto da una parte corporea in genere presente su persone – in questo caso le donne – che non ricadono nello spettro dei tuoi interessi erotici, come dicono gli studiosi di questioni sessuali, non è la prova che i tuoi zii abbiano sempre avuto ragione.

Per farla breve, PTSA, tu non sei un etero in potenza: sei un gay leggermente più complesso, interessante e articolato di quel che credevi.

P.s. Ti prego di accettare le mie scuse da parte di tutti quelli che ti hanno oggettificato per la faccenda delle “doti”, e che ti hanno fatto sentire meno che orgoglioso di essere prevalentemente passivo.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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