01 agosto 2018 16:22

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono gay e sto con un ragazzo da dieci mesi. Nel complesso lui è un gran bel tipo, e in generale direi che entrambi vogliamo che la storia funzioni. Ho però qualche difficoltà con il suo giro di amicizie e altre scelte di vita. Ha quasi solo amiche donne, e tutte eterosessuali. Io ho sempre e solo avuto amici gay, per cui lo trovo strano. Non ho nulla contro le donne, però non ne frequento, e lo stesso vale per la maggior parte dei miei amici. Il mio ragazzo organizza cene con le sue amiche etero quasi tutte le settimane, e io sopporto facendo grandi sorrisi. Sono sempre ex colleghe, per cui parlano solo dei vecchi tempi, o di argomenti da etero come i figli. Una noia mortale. I miei amici lui li ha conosciuti, qualcuno gli sta simpatico e qualcuno no. È abbastanza evidente che rapportarsi con altri gay lo mette a disagio. Non sembra avere la minima nozione di storia o di cultura gay. Tanto per dirne una, ha una forte avversione per le drag queen, e nei bar gay non ci mette piede. C’è in particolare una sua amica per la quale cucina tutti i venerdì sera. È un appuntamento fisso che hanno loro, e solo a volte lui accetta di spostarlo per fare qualcosa solo con me. Adesso sta programmando una settimana di vacanza con questa. La prima volta che me l’ha accennato, lo ha fatto chiedendomi se mi andava una settimana di campeggio. Gli ho detto di no perché il campeggio non mi piace. In men che non si dica, lui ha preso e si è organizzato con lei. Sono quasi certo che avessero già organizzato tutto quanto, e secondo me lui non voleva davvero che andassi. A me sembra STRANO volersi fare un settimana di campeggio con una vecchia signora. E non è l’unica sua stranezza: per esempio frequenta una bizzarra chiesa new age, cosa del tutto in contrasto con le mie posizioni fortemente antireligiose. Una volta mi ha chiesto di accompagnarlo; io ci sono andato e mi sono sentito ESTREMAMENTE a disagio. Il fatto che non mi sia piaciuto è diventato un problema a quanto pare insormontabile. Dice che non lo “sostengo”. Mi serve un consiglio su come superare il forte rifiuto che le sue stranezze mi suscitano. Come posso evitare che le differenze tra noi distruggano completamente il rapporto?

– Hopelessly Odd Man Out

Le differenze non devono per forza distruggere un rapporto. Possono anzi arricchirlo e contribuire alla sua tenuta. Ma perché sortiscano quest’effetto, HOMO, bisogna che entrambi i partner apprezzino le differenze dell’altro. Tu non dai l’idea di apprezzarle: sembri proprio disprezzarle. E questo è un problema.

Secondo il dottor John Gottman del Gottam institute (un istituto di ricerca che si occupa di studiare e rafforzare i matrimoni e altri tipi di relazioni interpersonali) – il quale si dice in grado di prevedere con esattezza un divorzio nel 90 per cento dei casi – il disprezzo è il principale indicatore del futuro fallimento di una relazione. “Quando in una relazione il disprezzo comincia a prendere il sopravvento, tende a far dimenticare del tutto i tratti positivi del partner”, scrive in Why marriages succeed or fail (Perché i matrimoni funzionano o falliscono). Il disprezzo, sostiene Gottam, distrugge qualsiasi legame tenga unita la coppia.

Voi state insieme da soli dieci mesi, HOMO, e non siete sposati, ma mi sembra che nel vostro rapporto il disprezzo abbia già preso il sopravvento. Non solo le sue amiche non ti stanno simpatiche: tu le disprezzi; non solo non condividi le sue convinzioni spirituali: le disprezzi; non è il semplice fatto che il suo essere gay si esprima in un modo diverso dal tuo ma altrettanto legittimo: tu disprezzi il tipo di gay che è. Perché non guarda Drag race e non va nei bar gay. Perché ha un sacco di amiche femmine. Perché è ben felice di chiacchierare con le sue amiche dei loro figli (i discorsi sui figli non sono affatto “argomenti da etero”. Li fanno anche i genitori gay. E già che apriamo una parentesi: non capisco come la gente possa sprecare tempo a detestare con tanta forza le drag queen. Ma è pur vero che la mascolinità gay è più correlata al fatto che piaccia il cazzo che a quello che piaccia il drag).

Il vostro rapporto potrebbe funzionare se tu fossi in grado di apprezzare le cose che avete in comune – gli interessi condivisi (compreso quello l’uno per l’altro) – e lo lasciassi andare a godersi serenamente le sue amiche, la sua chiesa e la sua cena fissa del venerdì sera. Un numero crescente di studi dimostra che interessi divergenti + un po’ di tempo separati + rispetto reciproco = successo della relazione sul lungo periodo. Nel tuo caso manca il fattore “rispetto reciproco”, HOMO, e in questa formula due su tre non basta.

Ecco come potrebbe andare se tu riuscissi ad apprezzare le vostre differenze: fareste le cose che vi piace fare insieme – per esempio farvi a vicenda – ma il venerdì sera lui inviterebbe a cena la sua migliore amica e tu te ne andresti per bar gay con i tuoi amici gay e ti vedresti uno spettacolo di drag. Andreste in vacanza insieme, ma una volta ogni tanto lui ci andrebbe con le sue amiche etero, e una volta ogni tanto tu ci andresti con i tuoi amici gay. La domenica lui frequenterebbe la sua chiesa fricchettona e tu dormiresti fino a tardi o ti ingozzeresti di puntate di Pose. Lo lasceresti libero di essere se stesso, lui farebbe altrettanto con te, e insieme formereste un “noi” interessante, armonioso e coinvolgente.

Ma in tutta sincerità non credo che tu possa riuscirci.

P.S. Io ho un sacco di amici etero, sono genitore e a volte con altri genitori parliamo dei nostri figli, nei bar gay ci vado raramente, non sono ancora riuscito a vedere Pose e nemmeno, per dire, l’ultima stagione di Drag race. Mi sconvolge scoprire, dopo tanti anni e tanti cazzi, che come gay sono una schiappa.

P.P.S. Se una persona eterosessuale ti dicesse “Non ho nulla contro i gay, però non ne frequento, e lo stesso vale per la maggior parte dei miei amici”, tu penseresti che ha qualcosa contro i gay, giusto?

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Ho una relazione che procede a intermittenza da quattro anni. La mia ragazza ha una serie di problemi mentali – tra cui ansia, episodi di depersonalizzazione, depressione e paranoia – che fanno sì che stare con lei sia molto stressante e faticoso. Pur avendo io tentato in ogni modo di convincerla a farsi aiutare, è un passo che si rifiuta di fare. Si rifiuta anche – non so se per effetto della malattia – di credere che io voglia davvero stare con lei. A lei ci tengo moltissimo, e le giornate buone sono meravigliose. Ma quando usciamo insieme o facciamo sesso finisce quasi sempre in pianti, e sono costretto a rassicurarla mille volte sul fatto che voglio davvero stare con lei. Dover difendere più volte ogni settimana i sentimenti che provo per lei mi sfinisce, e non so cosa fare.

– He’s Exhausted And Lost

C’è una sola cosa che puoi fare, HEAL: mettere la relazione in pausa – uno dei due poli dell’intermittenza – e fissare come condizione per tornare insieme che lei affronti i suoi problemi di salute mentale facendosi aiutare. Le hai dimostrato chiaramente, più e più volte, che vuoi stare con lei. Scegliendo di farsi aiutare – facendo finalmente quel passo – lei potrà dimostrarti che vuole stare con te.

***

Ho un fidanzato tedesco molto sexy e non circonciso. Il suo altrimenti splendido uccello ha un problema: l’odore. A volte non è troppo forte, ma a volte puzza proprio. E rimane anche dopo che si è docciato. Lui dice che usa solo l’acqua. C’è un modo migliore per lavare un pene non circonciso? Può usare un qualche tipo di sapone?

– Girl Asks Gay4 Grooming Intervention Near Genitals

Sì, GAGGING, un modo migliore c’è: se lo deve lavare con del cazzo di SAPONE. Se quello che ha gli irrita il glande o l’interno del prepuzio, deve provarne altri finché non ne trova uno che gli pulisca l’uccello senza irritarlo. E tu devi dirgli che la condizione perché il suo per il resto splendido uccello tedesco ti si avvicini è che impari a lavarselo come si deve. Nulla giustifica un cazzo puzzolente.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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