09 gennaio 2020 17:03

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ho una domanda sul porno, e non so a chi altro farla per ricevere una risposta intelligente e informata. Nel porno moderno, il sesso anale praticato sulle donne sta diventando sempre più popolare. A me e al mio ragazzo piace farlo. Nel porno, però, sembra che la dilatazione del buco sia un traguardo, qualcosa di ambito e desiderabile. E io e il mio ragazzo mi sa che non ci raccapezziamo. Facendo sesso anale possiamo metterci parecchia energia, ma il mio buco non diventa mai così dilatato. Lui mi garantisce che, quando lo sfila, il buco riacquista il suo solito aspetto da fiorellino. Perché a tanta gente piace che il buco si spalanchi? Giuro che non è una domanda sciocca né provocatoria. Ce lo chiediamo davvero: com’è la questione?

– Gaining Anal Perspective Entails Serious Question

Buffo che una delle più grandi paure relative al sesso anale – che il buco rimanga dilatato e uno se la faccia addosso mentre cammina per strada – sia diventata un oggetto erotico. (Il buco dilatato, non farsela addosso). Ho detto “buffo”, GAPESQ? Intendevo “prevedibile”. Perché una parte consistente dell’inconscio collettivo opera senza sosta per erotizzare le nostre paure, e il buco del culo spalancato, appena scopato e completamente “sfondato” che molti temono è immancabilmente diventato una cosa che alcuni trovano eccitante. E a mano a mano che un numero crescente di persone cominciava a esplorare il sesso anale – e che nel corso degli ultimi vent’anni il sesso anale diventava la norma – la gente si è resa conto che lo sfintere anale è un muscolo, e che il segreto per un rapporto anale riuscito è imparare a rilassarlo. Temporaneamente, non in via definitiva. Puoi rilassarlo, aprirlo, tenerlo spalancato, postare il video su un sito porno e poi stringerlo di nuovo. Va da sé che non per tutti il culo spalancato sia una cosa desiderabile. E non tutti, nelle immortali parole di Valerie Cherish – protagonista della serie The Comeback, interpretata da Lisa Kudrow, ndr – sentono la necessità (o il desiderio) di vederlo.

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La mia dolce metà vuole che cancelli tutte le foto spinte delle mie metà precedenti, ma a me sinceramente non va. Non sento alcun legame emotivo con quelle persone, né mi capita più di guardare le loro foto, ma trovo che vecchie fotografie salvate su vecchi computer non facciano male a nessuno, e che cancellarle non possa risolvere le insicurezze della mia dolce metà.

– Personal Images Causing Strife

A volte accettare le insicurezze irrazionali del partner è il prezzo da pagare per far funzionare un rapporto altrimenti sano e funzionale, PICS, come di recente dicevo in risposta a un’altra lettera. Ma un possibile espediente – una possibile soluzione – è dire al partner insicuro ciò che vuole sentirsi dire anche se non è vero. Dire a un partner che si preoccupa per la salute che usi il preservativo quando non lo usi non va bene, ma dirgli che hai cancellato delle foto che non guardi mai da un computer protetto da password a cui il partner non può accedere… beh, è una bugia che si può dire senza sentirsi troppo in colpa.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Quanto tempo devo aspettare, dopo aver usato un lubrificante a base di olio, per poter usare dei preservativi di lattice in tutta sicurezza? Non subito dopo, immagino. L’indomani? Una settimana dopo? Un secolo dopo? Sto provando a usare un lubrificante a base di olio di cbd per le mani e i sex toys, ma ho dei dubbi sulle tempistiche per il rapporto penetrativo.

– Oily Inside

“Oli e preservativi in lattice NON VANNO mischiati, punto”, dice Melissa White, amministratrice delegata del negozio online Lucky Bloke ed esperta di preservativi. “Usare un lubrificante a base d’olio può causare perdite o rotture del preservativo. E a differenza dei lubrificanti a base d’acqua, quelli a base d’olio non evaporano rapidamente. E se è vero che l’olio a poco a poco si assorbe, la velocità di assorbimento cambia in base a molti fattori, tra i quali l’età. Se poi si parla di lubrificazione interna, la velocità cambia a seconda che si tratti della vagina o dell’ano! Morale della favola: gli studi di cui disponiamo non sono sufficienti a fornire indicazioni affidabili sulla finestra temporale di sicurezza. E dunque, tra olio e preservativi, bisogna scegliere: o uno o l’altro”. Aggiungerei solo: i preservativi di poliuretano costano di più, ma si possono usare con i lubrificanti a base d’olio in tutta sicurezza.

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Sono un eterosessuale che ama il corpo femminile: guardarlo, toccarlo, annusarlo. Mi trovo a metà strada fra i 30 e i 40 anni, non ho mai avuto una relazione stabile e non so se sono in grado di innamorarmi. Mi piacciono esclusivamente le donne trans, ma non lo dico a nessuno perché sono affari miei. Se dovessi innamorarmi ne parlerei, ma finora non è successo. Non riesco a non pensare che sia una specie di dipendenza, e me ne vergogno. Di sicuro non sono il primo eterosessuale amante delle donne trans che ti scrive. Come devo muovermi?

– Straight And Struggling

Se frequentare una persona in segreto non è impossibile, SAS, è raro che porti a un amore duraturo. Essere tenuti nascosti perché si è trans (o gay, o robusti) e perché il partner si vergogna della sua attrazione per le persone transessuali (o del suo stesso sesso, o più robuste)… be’, il ruolo dello scheletro nell’armadio fa abbastanza schifo. E una persona trans (o gay, o robusta) sana di mente – il genere di persona della quale potresti innamorarti – non lo accetterebbe mai. Insomma non c’è via di uscita: finché terrai nascoste le donne che frequenti, nessuna rimarrà nella tua vita a lungo. Saranno tutte o così problematiche da non volerle nella tua vita, o non abbastanza perché ti vogliano nella loro.

Domanda sincera: se tu, omosessuale, non muori di hiv, finirai per portare il pannolino prima di compiere 42 anni? Domanda facoltativa: che aspetto ha un retto prolassato? Scommetto che riesci a descriverlo senza cercare su Google Immagini.

– Sickening Homosexuals Are Malignant Errors

Risposte sincere: so che puntavi a insultarmi, SHAME, ma personalmente mi esalta sapere che per qualcuno dimostro meno di 42 anni. E sono sieronegativo – stando all’ultimo test – ma se anche dovessi sieroconvertirmi (ovvero passare da sieronegativo a sieropositivo), chi è affetto da hiv e può curarsi ha un’aspettativa di vita pari a quella di chi non lo è. Non solo: chi ha l’hiv, prende i farmaci e ha una carica virale pari a zero – ovvero nel suo sangue non si trova traccia del virus – non può infettare un’altra persona. Per cui se anche dopo tanti anni io dovessi contrarre il virus, SHAME, è assai probabile che vivrei abbastanza a lungo da morire di qualcos’altro, e che una volta cominciata la terapia non potrei trasmettere l’hiv a nessuno. In sintesi: i 42 li ho superati da un pezzo, e il pannolone, se permetti, ancora non lo porto. E se a detta di alcuni un retto prolassato somiglia a un bocciolo di rosa, a me ricorda più una manciata di carne molto magra. Inoltre, il primo che ho visto – e che no, non ho dovuto cercare su Google perché quando lo vedi ti resta ben impresso – era in un porno etero, non gay.

P.S. Il fatto che tu non riesca a pensare ai maschi omosessuali senza visualizzare la nostra cacca, i pannolini che vorresti che indossassimo e i nostri carnosi retti prolassati, SHAME, dice molto più di te di quanto non dica dei gay.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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