22 luglio 2020 17:15

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

È così strano pensare di poter avere, dopo vent’anni, un rapporto autenticamente monogamo e basato sull’amore? O si può intraprendere un rapporto pur sapendo che, in decenni di vita insieme, cose come il tradimento, l’essere attratti da altre persone, sono sempre inevitabili? E se ammettiamo che in alcuni casi lo sono davvero, dobbiamo prepararci mentalmente alla possibilità già durante la fase “monogama”? All’inizio-inizio della frequentazione?

– Hopelessly Optimistic Person Enquires

Preparati. Sapendo quel che sappiamo sull’infedeltà, e quant’è comune nei rapporti duraturi, HOPE, una buona idea è affrontare fin dall’inizio la questione di cosa farete se o quando l’uno o l’altra, oppure entrambi, doveste tradire anni o decenni dopo. Questo confronto è meglio che avvenga alla fine della fase di infatuazione, ma prima di assumersi un impegno formale. Insomma, quando c’è già stata la prima litigata, ma si è ancora nella fase in cui il pensiero di scopare con qualcun altro sembra assurdo. Impegnarsi in quel momento a tentare quantomeno di superare un’eventuale infedeltà non garantisce la sopravvivenza del rapporto, né ti costringe a tenerlo in vita. Aumenta però le probabilità che il rapporto sopravviva a un tradimento a cui potrebbe e forse dovrebbe sopravvivere.

Perché ricorda che di tradimenti ne esistono anche di peggiori. Con diversi gradi di intensità. Se scopri che tuo marito si è scopato tua sorella alla vigilia delle nozze, be’, quella è una cosa che difficilmente riuscirai a perdonare. Ma un’avventura di una notte con pentimento istantaneo durante un viaggio di lavoro (ve li ricordate?) o una relazione extraconiugale duratura dopo vent’anni di matrimonio e due figli, quando entrambi i partner hanno da tempo cominciato a dare per scontata la loro intesa sessuale lasciandola appassire? Quella è una cosa superabile, ed è più probabile che venga superata se avrete almeno accettato di provare a superarla prima che arrivino i figli, la scontatezza dell’intesa sessuale e i viaggi di lavoro.

Allargando un attimo l’inquadratura… La società ci chiede di considerare il tradimento come un cataclisma relazionale irreversibile: un’imperdonabile ferita alla quale nessuna relazione può sopravvivere. Il che è un po’ folle, considerata la frequenza con cui le persone tradiscono. Definirla una cosa imperdonabile avvia al fallimento anche coppie che a un’infedeltà potrebbero sopravvivere. Se, anziché dirci che la coppia non sopravvive mai all’infedeltà, la società ci dicesse che il tradimento è un fatto serio a cui due persone – monogame o non monogame, non sempre è una questione di poco conto – possono sopravvivere, HOPE, molte coppie sopravviverebbero. La verità è che spesso non solo sopravvivono al tradimento, ma una volta rivelata o scoperta una relazione finiscono perfino per vivere meglio, perché il processo di elaborazione avvicina (non è un buon motivo per avere rapporti extraconiugali, ovviamente, né la ragione per cui le persone li hanno). Per rafforzare l’idea che un tradimento non possa che distruggere il rapporto: le coppie che dopo un tradimento restano insieme di solito non ne parlano, mentre chi dopo un tradimento si separa o divorzia non riesce praticamente a parlare d’altro.

Per rispondere in breve alle tue prime domande. Sì, due persone possono rimanere monogame per vent’anni. È possibile – ovvio –, ma un sacco di gente si sbaglia. C’è chi è convinto di essere stato vent’anni in una coppia chiusa ed è stato tradito, o ha fatto qualcosa che il partner potrebbe considerare un tradimento. Non lo sa solo perché l’isolata infedeltà, la relazione extraconiugale in corso o la sua fine non sono mai stati scoperti né confessati.

Il tuo partner troverà senz’altro attraenti altre persone, e non fra vent’anni. Oggi, in questo preciso istante, poserà gli occhi su una persona che gli piace, HOPE, proprio come a te può capitare di posare gli occhi – e solo quelli – su un’altra persona che trovi attraente. Coppia monogama non significa non aver mai voglia di scopare con altri, bensì astenersi dal farlo. Se le bugie che ci raccontano sull’amore e sull’attrazione non fossero tali – se amare una persona rendesse impossibile trovare attraenti le altre – non dovremmo impegnarci a essere monogami. Non dovremmo prometterci di non scopare altrove, né estorcere quella promessa ad altri, se il risultato è non poter nemmeno notare che il barista è bono.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Che cosa dice il galateo quando devi lasciare un’escort che hai frequentato con regolarità? Contesto: sono sposato, e da tre anni a questa parte mi vedo con una escort un paio di volte al mese. Sesso pazzesco. Tra noi è nata un’amicizia e andiamo molto d’accordo. Il problema è che mi sono affezionato. Penso a lei costantemente, ce l’ho sempre in testa. Questo ha ricadute negative sul rapporto con mia moglie, e devo darci un taglio. Non voglio farla soffrire perché le voglio sinceramente bene, ma devo smettere di vederla. Le scrivo spiegandole tutto? Oppure sparisco e smetto di rispondere ai messaggi? Grazie dei consigli.

– It’s Me Not You

Non ringraziare me, IMNY, ma tutte le gentili lavoratrici del sesso e le persone che difendono i loro diritti che hanno avuto la cortesia di esprimere un parere dopo che ho girato la tua domanda al #SexWorkTwitter chiedendo di intervenire. Il parere generale è di mandarle una breve lettera dicendo che non prenoterai altri appuntamenti. Ecco alcune delle risposte.

Kalee D.: “A me è già successo un po’ di volte, e ho molto apprezzato una coppia che mi ha scritto con sincerità. Negli altri casi mi sono sempre chiesta dove avessi sbagliato, o se quella persona fosse morta all’improvviso”.

Maya Midnight: “Io se un cliente affezionato sparisse durante una pandemia mi preoccuperei! Mandale un messaggino o un’email in cui le dici che vuoi prenderti una pausa, ma che con lei sei stato bene. Non servono dettagli sul perché. Un regalo di addio sarebbe un bel gesto”.

SoftSandalwood: “Faccio la Dominatrice. Avvisala senz’altro, perché non debba preoccuparsi né chiedersi dove ha sbagliato, eccetera. Una professionista ha il dovere di capire e rispettare i limiti. Grazie del pensiero”.

Daddy Lance: “Concordo al cento per cento. La maggior parte di noi è profondamente empatica, e preferisce mettere un punto al non sapere”.

Un ultimo pensiero mio: le professioniste e i professionisti del sesso apprezzano i clienti regolari di cui possono fidarsi, e tra leggi restrittive e pandemia, per loro è diventato incredibilmente difficile trovarne di nuovi, e fissi. Congedarsi con una sostanziosa mancia – magari il prezzo di un incontro, se puoi permettertelo – attutirebbe il colpo della perdita. E la aiuterebbe ad andare avanti finché non ti avrà rimpiazzato.

È un ottimo consiglio quello che hai dato a VIRGIN nella rubrica della settimana scorsa. Anch’io, arrivato vergine a 39 anni, ho cominciato a rivolgermi alle professioniste. Ne ho trovata una gentile, premurosa e compassionevole che ho frequentato regolarmente per un anno. Stare con lei mi ha reso più sicuro delle mie capacità sessuali e mi ha permesso di conoscere l’affetto fisico. Di lì a qualche tempo ho conosciuto la mia futura moglie, alla quale sono perfino riuscito a raccontare le mie esperienze di sesso con professioniste. Non si è offesa né mi ha giudicato. La cosa, anzi, l’ha intrigata. Spero che VIRGIN segua il tuo consiglio, perché se trova la persona giusta, com’è successo a me, le cambierà la vita.

– One Grateful Client

Grazie di avercelo raccontato, OGC!

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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