18 novembre 2020 18:00

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Il BDSM mi ha sempre eccitato, ma è un lato di me stessa che fino a poco tempo fa avevo esplorato in minima parte. Sono una donna eterosessuale, trovare sulle solite app uomini interessati a rapporti non strettamente monogami si è rivelato difficile. Faccio anche un po’ fatica a dire con sincerità quello che cerco, per quanto riguarda i kink. Spesso mi è capitato di vedere un uomo anche per un mese, prima di scoprire che voleva un rapporto monogamo e a letto era iper tradizionale. Stanca di perdere tempo e volendo trovare un partner disposto a godersi con me un po’ di sesso insolito, ho allora abbandonato le app tradizionali come Bumble e Hinge e mi sono spostata su quelle come #Open, Fetlife e KinkD. Lì, nonostante alcune chiacchierate molto belle, ho trovato soprattutto uomini in coppia aperta, coppie e uomini in cerca di solo sesso. Sulle app kinky, poi, la maggior parte delle persone sembra voglia parlare esclusivamente di sesso. Pur essendo attratta da certe pratiche, io cerco anche un compagno. Vorrei una persona con cui passare la vita, e che possa anche godersi la comunità kink con me. Come faccio a trovare un uomo a cui interessi sia una compagna sia una sessualità kinky e divertente?

–Seeks Partner And Needs Kink

P.S. Altra domanda: ogni tanto faccio sesso con un uomo che compra solo preservativi extralarge, anche se non ne ha bisogno. Mi sembra di scopare una busta della spesa mezza vuota. Come faccio a dirgli che sarebbero mooooolto meglio i preservativi normali senza metterlo in imbarazzo?

Che tu usi le app da incontri kinky o quelle normali o entrambe, SPANK, ti toccherà interagire con un sacco di uomini che non fanno per te prima di trovarne uno (o più di uno) che sia adatto. E siccome sulle app tradizionali c’è un sacco di gente kinky – compresa te – dovresti usare entrambe. Metà delle persone kinky felicemente accoppiate che conosco, SPANK, ha conosciuto il/la partner in contesti “tradizionali” (bar, uffici, app tradizionali), e l’altra metà in contesti specializzati (eventi o locali fetish, app da incontri kinky). E anche se in questo momento non bisognerebbe incontrare gente nei bar o alle serate – siamo nel mezzo di una pandemia – più annunci piazzi online, più è probabile tu riesca a trovare un partner compatibile quando tutto sarà finito.

E non deve sorprenderti – né respingerti – il fatto che una persona conosciuta su un’app chiamata KinkD voglia parlare dei suoi kink. Quando ci si conosce su un’app pensata per aggregare le persone intorno a un interesse condiviso, è del tutto normale che i primi scambi vertano sull’interesse condiviso. Se pubblicassi annunci su Farmers Only o Christian Cafe, le prime conversazioni avrebbero come argomento, che so, il prezzo del grano al quintale, o il momento esatto in cui si è venduta l’anima a Trump. A prescindere dall’app su cui ci si conosce, le cose da fare – i controlli, le valutazioni, le verifiche del caso – sono due e sempre le stesse. Cambia solo l’ordine in cui le fai. Sulle app tipo Bumble, prima di tutto stabilisci se c’è un minimo di compatibilità emotiva, e poi passi a parlare di sesso. Con quelli che conosci su Fetlife, come prima cosa verifichi la compatibilità sessuale – parlando dei rispettivi interessi in materia -–dopodiché cerchi di capire se c’è anche compatibilità emotiva.

Ma ripeto: siccome puoi trovare uno con cui c’è sia compatibilità emotiva che sessuale su qualsiasi app, normale o kinky che sia, ti conviene avere profili un po’ dappertutto.

P.S. I preservativi troppo larghi si sfilano e perdono, SPANK, per cui con un tizio che ha il cazzo medio ma ne usa uno XXL corri più rischi di contrarre malattie sessualmente trasmissibili o di rimanere incinta. Ma poi a che scopo? Fare colpo sulla farmacista? Fregatene di metterlo in imbarazzo. Digli che o li compra della sua taglia, o si trova un’altra con cui scopare.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Convivevo con la mia ragazza da più di un anno, quando un mesetto fa si è trasferita sulla costa est, per cui adesso è diventata una relazione a distanza. Ero d’accordo sul trasferimento perché inseguiva il lavoro dei suoi sogni, e abbiamo deciso di rimanere insieme perché oggi comunicare è molto facile. Ogni volta che cerco di iniziare uno scambio di messaggi o di chiamarla, però, mi risponde che ha da fare o è troppo stanca. Capirei se succedesse una volta ogni tanto, ma è letteralmente una costante, e la comunicazione tra noi si è fatta tesa. Questi campanelli d’allarme mi hanno scatenato una certa irrazionalità, così ho cercato il suo indirizzo, ed è venuto fuori il nome di un uomo con tanto di numero di telefono. Allora ho fatto la cosa più irrazionale di tutte, e sono andato a controllare la bolletta telefonica: nella sua sezione, il numero di quest’uomo è onnipresente. Le ho chiesto chi è, e sostiene sia il suo padrone di casa nonché datore di lavoro. Di per sé non sarebbe un campanello d’allarme, ma lui che la chiama all’una del mattino mentre io faccio il turno di notte – questo prima che si trasferisse – sì. Quando gliel’ho detto, si è messa sulla difensiva e ha rigirato la frittata. Mi ha accusato di essere pazzo, arrivando a mandarmi più volte affanculo e minacciando di chiamare la polizia. Ho ammesso che invadere la sua privacy è stato un errore, le ho ripetutamente chiesto di parlarne, ma si finisce sempre a litigare. Stiamo insieme da due anni e non ho mai conosciuto nessuno dei suoi amici, né il figlio ventenne. Cosa ne pensi?

–I’m Getting Nothing Outta Relationship Except Drama

Penso che con una persona che per te non ha tempo se ne possa sprecare solo una certa quantità, specie se la persona in questione ti tratta a pesci in faccia, e dopo due anni non ti ha sostanzialmente accolto nella sua vita. Penso inoltre che tu debba chiederti, IGNORED, cosa sia più probabile: che la tua ragazza – che adesso non può rispondere alle tue telefonate ma mentre vivevate insieme rispondeva nel cuore della notte a quelle dell’altro – viva e lavori con un uomo che conosceva prima di trasferirsi, o che viva, lavori e scopi con un uomo per raggiungere il quale si è trasferita dall’altra parte del paese. A me sembra più probabile la seconda. Ma anche se non se lo scopa – anche se non ti tiene appeso come ripiego o non vuole lasciarti perché le paghi la bolletta del telefono – questa donna non ha tempo da dedicarti, e quando si degna non è particolarmente gentile. Non ho idea del perché non abbia preso la decisione sensata di lasciarti, IGNORED, ma questo non significa che non possa prenderla tu.

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Immagino che diversi tuoi acuti lettori ti abbiano già scritto al riguardo, ma ci provo lo stesso: nella scorsa rubrica dicevi che, quando si cerca di organizzare una cosa quattro, le dinamiche scoperecce si complicano molto, rispetto a quando organizzi una cosa a tre. Per ogni “cosa a n”, il valore scopereccio equivale a n moltiplicato ( n-1). Nel caso di modesto sesso a due, quindi, corrisponde a 2 x 1. Due! Abbastanza prevedibile. Per il sesso a tre, questo valore diventa 6. Per quello a quattro sale 12. Una cosa a quattro, quindi, è scoperecciamente sei volte più complicata di una a due, ma appena due volte più complicata di una cosa a tre. Perfino il rarissimo sesso a cento presenta un valore di dinamica scopereccia pari ad appena 9.900: grande, forse impraticabile, ma certamente non infinito.

–Math Is Sexy Today and Yesterday

Mi è capitato di trovarmi in un posto dove facevano sesso almeno cento persone - ovviamente a Berlino - per cui ho assistito con i miei occhi alla rarissima “cosa a cento”. Diciamo pure cento e passa (e specifico: assistito, non partecipato). Ma a differenza del sesso a tre o a quattro, quello a cento non si organizza in anticipo, né esclusivamente su invito. Il punto è più che altro trovare un posto abbastanza grande, fare tanta pubblicità e aspettare che la gente arrivi. Paradossalmente, quindi, organizzare una cosa a tre o a quattro - o anche una modestissima cosa a dieci - su invito e verificando in anticipo che tutti siano attratti da tutti, può essere più difficile che organizzarne una a cento in quel di Berlino.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage Love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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